«Non è in atto alcun trasferimento del Punto nascita». La Straface butta acqua sul fuoco
La presidente del terza commissione sanità sottolinea che ogni decisione è sottomessa al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera (di Occhiuto) e al successivo Atto aziendale dell'Asp di Cosenza (di Graziano)
CORIGLIANO-ROSSANO – Pasqualina Straface frena sull'ipotesi del traferimento del Punto Nascita dal presidio ospedaliero Compagna di Corigliano al Giannettasio di Rossano. Stesso spoke, stesso ospedale, stesso comune. Solo diversa dislocazione logistica. La notizia era stata anticipata nei giorni scorsi dalle pagine dell'Eco dello Jonio (leggi qui) e le indiscrezioni, nonostante tutto, restano ancora in piedi e di fatto nemmeno smentite dalla stessa presidente della terza commissione regionale Sanità. Dal momento che, così come evidenziato dall'Eco, non sarà un trasferimento senza "contropartita". Già, perché per un punto nascita che si "trasferisce" a Rossano andando a completare l'area chirurgica c'è tutto il blocco delle unità operative di area medica che saranno trasferite a Corigliano. E questo, almeno, stando alle indiscrezioni che emergono da quello che sarà il nuovo Atto aziendale dell'Asp.
«Non è in atto alcun trasferimento del Punto Nascita dal Presidio Compagna al Giannettasio. Ogni programmazione - sottolinea la Straface - passa prima dal Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, che è già stato approvato dal Presidente e Commissario Occhiuto e poi dal successivo Atto Aziendale che è ancora in fase di redazione da parte del management dell’Asp di Cosenza (guidato dal rossanese Antonello Graziano, ndr)»
La presidente, poi, continua specificando che il processo di riorganizzazione degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano sarà intrapreso ma all’interno di un quadro pianificato e razionale.
«Gli ospedali spoke di Corigliano-Rossano saranno riorganizzati. Certo, dopo anni in cui sugli ospedali spoke di Corigliano-Rossano si sono consumate solo lotte di potere e beceri campanilismi, il nuovo strumento organizzativo che varerà l’Azienda sanitaria sarà nell’ottica dell’efficientamento dei servizi e della razionalizzazione delle risorse, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide che, tra le altre cose, supererà anche ogni problema legato proprio alla distanza geografica dei due presidi.»
La priorità, sottolinea Straface, resta quella di potenziare tutti i reparti, senza esclusioni, assicurando il diritto alla salute nella Sibaritide. «L’obiettivo principale che ci vede e ci deve continuare a vedere coesi e coerenti resta quello di riuscire a potenziare tutti i reparti, nessuno escluso, nella consapevolezza che non può mai venire meno, che il lavoro da fare resta sì enorme, che la sfida storica intrapresa resta sì complessa, che ciò nonostante si è oggi finalmente in condizioni di poter misurare impegni, risultati e prospettive importanti ma soprattutto che – conclude la Straface – rispetto a tutto quanto messo in campo dalla Regione Calabria in tema di garanzia diffusa del diritto alla salute, anche e soprattutto nella Sibaritide, indietro non si può più tornare»
In attesa delle comunicazioni ufficiali dell'Asp di Cosenza, l’intera comunità può intanto fare affidamento sulle rassicurazioni espresse dalla presidente Straface, sperando in un futuro più certo e organizzato per la sanità locale.