Mancuso difende a spada tratta l'Autonomia differenziata e scrive ai rettori: «È un'opportunità»
Il presidente del consiglio calabrese ha chiesto ai tre atenei regionali un approfondimento economico-tecnico-giuridico, «al fine di valutare le ricadute che si avrebbero in Calabria»
CATANZARO - Dopo l'approvazione (18 aprile del 2024) da parte del Consiglio regionale del documento della maggioranza sull'autonomia differenziata, il presidente Filippo Mancuso ha inteso darne seguito coinvolgendo le tre Università calabresi.
Nella missiva, inviata al rettore dell'Università Magna Graecia di Catanzaro prof. Giovanni Cuda, al rettore dell'Università della Calabria di Cosenza prof. Nicola Leone e al rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria prof. Giuseppe Zimbalatti, il presidente Mancuso ricorda che la maggioranza consiliare «ritiene l'autonomia differenziata un'opportunità, in quanto la determinazione e il finanziamento dei "Lep" nonché il superamento della spesa storica garantirebbero uguali servizi e diritti per tutti i cittadini ovunque essi risiedano, mentre i consiglieri di maggioranza hanno espresso qualche perplessità su ciò che riguarda le materie non "Lep"».
In ragione di tutto ciò e nello spirito di proficua collaborazione interistituzionale, il presidente Mancuso ha chiesto ai tre atenei calabresi un approfondimento economico-tecnico-giuridico, «al fine di valutare le ricadute che si avrebbero in Calabria, qualora si consentisse alle Regioni che ne fanno richiesta di ottenere le competenze nelle materie escluse dai "Lep"». Inoltre, ha invitato i tre Rettori «ad indicare le figure professionali a cui affidare il compito di che trattasi, onde poter tenere una prima riunione programmatica negli uffici della Presidenza del Consiglio regionale».