Treno-shuttle Sibari-Crotone, la Regione fa orecchie da mercante: «Disegno per non far decollare il Sant'Anna»
Anche il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle spinge per la riattivazione della stazione ferroviaria di Isola Capo Rizzuto e lancia un attacco a Occhiuto-Gallo: «Stanno puntando di più sull'aeroporto di Reggio Calabria»
CORIGLIANO-ROSSANO – La Regione Calabria fa «orecchie da mercante» sulla proposta «facile, veloce, utile» come l'aveva definita qualche giorno fa l'ex assessore regionale ai trasporti Roberto Musmanno, di riattivare lo scalo ferroviario di Isola Capo Rizzuto (distante appena 5 km dall'aeroporto sant'Anna di Crotone) e connetterlo attraverso un treno-shuttle con l'hub ferroviario di Sibari, in massimo 1 ora e 20 minuti. Fa orecchie da mercante, perché nonostante le sollecitazioni delle parti sociali, della stessa politica di Centro Destra (a sostegno era uscito anche il senatore di Fratelli d'Italia Ernesto Rapani) e di alcuni sindaci (Stasi di Corigliano-Rossano e Papasso di Cassano Jonio su tutti), sia il presidente Roberto Occhiuto che l'assessore al ramo Gianluca Gallo, sull'argomento continuano a rimanere silenti. E di questo ne è convinto il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, che ha lanciato un duro attacco verso l'esecutivo di Germaneto reo - a suo avviso - di puntare molto di più sull'aeroporto di Reggio Calabria e non sullo scalo pitagorico.
«Non è una questione di campanile – sottolinea il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Campanella - ma una constatazione che parte da una serie di spot promozionali portati avanti dal promoter, nonché presidente di Regione, Roberto Occhiuto per lo scalo aeroportuale dello Stretto che non sono stati replicati per quello pitagorico». Proprio come se ci fossero aeroporti di serie A e di serie B, che «rispecchiano poi i diritti dei cittadini».
Tavernise ha messo in luce le differenze nella promozione e negli investimenti tra l’aeroporto di Reggio Calabria e quello di Crotone, suggerendo che l'approccio del governo regionale favorirebbe il primo a discapito del secondo. La proposta, rilanciata dall’Eco dello Jonio (firma la petizione), sostenuta fortemente dal Comitato Magna Graecia e anche – lo dicevamo – da parlamentari e da alcuni sindaci della Calabria del nord-est, mira a creare un collegamento ferroviario efficiente proprio a servizio degli utenti sull’aeroporto di Crotone.
«Il mio ragionamento è presto detto: perché non si vuole investire anche sull’aeroporto di Crotone? Basterebbe un collegamento stabile dall’alto Jonio cosentino con lo scalo del Sant’Anna, un treno-shuttle che potrebbe effettuare fermate intermedie in tutti i comuni costieri, potendo così contare su una utenza di oltre 300mila abitanti. Utenti che, in questo preciso momento, preferiscono andare fuori regione per prendere un aereo, ad esempio a Bari, piuttosto che partire da uno degli scali calabresi, perché irraggiungibili!».
Il consigliere regionale ha criticato il silenzio di Occhiuto e Gallo, accusandoli di «ignorare un tema che continua a caldeggiare il dibattito politico e sociale regionale». La proposta di Tavernise non è solo per un miglioramento temporaneo, ma punta a uno sviluppo infrastrutturale che benefici l'intera area ionica cosentina e catanzarese, favorendo un rilancio turistico e scongiurando l’isolamento del nord-est calabrese.
«Le proposte, da parte mia, non sono mancate» ha concluso Tavernise. «Penso infatti che sia necessario puntare sull’aeroporto di Crotone non solo nel periodo estivo o delle feste comandate, ma tutto l’anno. Solo attraverso un collegamento stabile, certo e veloce, si potranno registrare numeri in transito in crescita. Crescita che sarà a beneficio non solo di Crotone, ma di tutta la fascia ionica cosentina e catanzarese».
Insomma, l'auspicio di Tavernise è che l’esecutivo regionale prenda seriamente in considerazione la proposta, mettendo in atto le misure necessarie per migliorare il sistema di trasporti e infrastrutturale dell’area pitagorica e allo stesso tempo di quella della Sibaritide-Pollino, collegando queste due aree e promuovendo un equo sviluppo del territorio.