Sibari-Crotone, una soluzione semplice e veloce: ora tutti attendono la posizione della Regione
La riattivazione della stazione di Isola C.R. e l'istituzione di un treno-shuttle da Sibari rivoluzionerebbe il concetto di mobilità. Magna Graecia insiste ma la comunità crotonese quanto i rappresentanti regionali della Sibaritide restano silenti
CORIGLIANO-ROSSANO - La proposta di riattivare lo scalo ferroviario di Isola Capo Rizzuto e di trasformarlo in un connettore strategico tra la Sibaritide e l'aeroporto di Crotone raccoglie sempre più consensi. Nasce come un progetto concreto e fattibile per dare un impulso decisivo al collegamento ferroviario e aereo nella Calabria nord-orientale, un'iniziativa che potrebbe rivoluzionare la mobilità di quasi 300.000 abitanti che si ritroverebbero imarcati su un aereo in massimo un'ora e mezza!
Negli ultimi giorni, la proposta, lanciata dall'Eco dello Jonio e successivamente trasformata in petizione popolare (puoi firmarla qui), ha ottenuto sostegno da diversi settori. Il senatore di Fratelli d'Italia, Ernesto Rapani, ha chiesto l'attivazione di un tavolo tecnico alla Regione Calabria; così come il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che ha ribadito la necessità di non perdere altro tempo. Anche Roberto Musmanno, docente all'Unical e già assessore regionale ai Trasporti, ha dettagliatamente analizzato l'idea, sottolineando la sua potenziale efficacia.
Un supporto significativo continua ad arrivare anche dal Comitato Magna Graecia (CMG) e dal suo presidente Domenico Mazza, mentre a Crotone la proposta sembra non suscitare alcun interesse. Questo, nonostante sia – ad oggi – l’unica soluzione praticabile per dare un respiro profondissimo e a lungo termine allo scalo del Sant’Anna.
Sibari e Crotone non possono più fare finta di niente
«Vicende come l'eventuale riesercizio della dismessa stazione di Isola C.R. – torna a scrivere oggi Mazza dalla sua pagina social - il deviatorio di Sibari, la Praia-Tarsia, sono tasselli di un mosaico che troverebbero piena espressione in un più articolato disegno di equità e pari dignità che l'area jonica dovrebbe riscuotere rispetto altri ambiti della Regione».
Mazza ha, poi, ulteriormente spiegato l'importanza di una collaborazione unitaria tra le aree di Crotone e della Sibaritide: «La vicenda della proposta di riapertura dell'ex stazione ferroviaria è la conferma, per chi ancora non l'avesse capito o facesse finta di non capirlo, che il territorio crotoniate e quello sibarita devono rimboccarsi le maniche per avviare unitariamente una reale vertenza territoriale».
Il presidente del CMG ha anche lanciato un appello alla leadership regionale e ai sindaci locali affinché si uniscano a questo sforzo: «Chiaramente – ha aggiunto - una visione politica comune, una organicità amministrativa dell'ambito, un unico ambiente provinciale diretto da due Capoluoghi favorirebbero determinate idee, accrescendo il potere contrattuale del territorio. Un'area — l'estremo levante calabrese — che se unitariamente strutturata dal punto di vista politico-amministrativo, avrebbe pochi rivali; non già in Calabria, ma nel contesto del Mezzogiorno tutto».
I silenzi della Regione
Nonostante l'entusiasmo e il consenso che la proposta sta raccogliendo, restano però ancora assenti dei riscontri ufficiali dai rappresentanti regionali, come il presidente della Regione Roberto Occhiuto, e dall'assessore ai trasporti Gianluca Gallo, così come anche la folta delegazione territoriale sibarita di Consiglieri regionali che a riguardo non hanno assunto alcuna posizione. Il coinvolgimento dei sindaci di Crotone e Cassano Jonio, insieme a quella già espressa di Corigliano-Rossano, inoltre, sarebbe fondamentale per rendere unitaria la visione e garantirne la fattibilità.
L'iniziativa di riattivare la stazione Isola Capo Rizzuto non è solo una questione di trasporti, ma rappresenta una vera rivoluzione copernicana per la mobilità della Calabria nord-orientale, proponendosi come una soluzione atta a combattere il ritardo infrastrutturale che affligge quest'area rispetto al resto della regione. Crotone, considerato il numero elevatissimo di expat e calabresi fuori sede che gravitano nella Sibaritide, con un collegamento veloce, potrebbe diventare davvero un competitor straordinario per l’aeroporto di Lamezia Terme. Un po’ quello che sta avvenendo, proprio in queste settimane, con lo scalo di Salerno-Costiera d’Amalfi!