3 ore fa:Invasione cinghiali, stamani diverse carcasse sulle strade a Co-Ro
4 ore fa:False invalidità, scoperta maxi truffa nella nostra Provincia: oltre 1,5 milioni di euro indebitamente percepiti
25 minuti fa:Rischio idrogeologico, potenziati due interventi a Terranova da Sibari e Cropalati
3 ore fa:Presto menù bio e a chilometro zero per i bimbi di Caloveto
11 minuti fa:Tarsia entra nel Polo Digitale Calabria
2 ore fa:Il PNE rilancia la ricerca mineraria: Pollino e Sila al centro della nuova mappa delle risorse
1 ora fa:Occhiuto proclamato ufficialmente alla guida della Regione
55 minuti fa:Disability Card, si potrà fare richiesta presso lo sportello Sai di Anffas Co-Ro
2 ore fa:Mauro attacca Stasi: «Chi non ha mai mosso un dito per la pesca, si vanta di risultati che non gli appartengono»
1 ora fa:Turismo sostenibile, nasce un "ponte virtuale" tra Crosia Mirto e Civita

Straface sulla vicenda Porto-Baker Hughes: «Occasione storica a rischio»

2 minuti di lettura

CORGLIANO-ROSSANO – La consigliera regionale Pasqualina Straface interviene sulla vicenda Porto e sull'insediamento della società Baker Hughes ritenendo «non più tollerabile, da nessun punto di vista, che su questioni di portata strategica per il futuro della più grande Città della Calabria e del suo territorio, il Sindaco continui a pretendere di valutare, analizzare, approfondire e soprattutto decidere da solo ciò che meglio oppure no, senza alcun coinvolgimento di tutti gli attori socio-economici e dei legittimi portatori di interessi, come ad esempio i sindacati».

«Continuare a ripetere, così come fa il Sindaco di Corigliano-Rossano che, in assenza di una pianificazione del Porto, debba essere sistematicamente azzerata e rinviata senza tempo ogni valutazione su qualsiasi investimento e su qualsiasi opportunità di maggiore occupazione e sviluppo, equivale a dire oggi alla Baker Huges: andatevene pure, perché qui non abbiamo bisogno di nulla, ne riparliamo forse nei prossimi decenni!»

«Purtroppo, in questi ultimi cinque anni, - va avanti - Flavio Stasi è stato abituato malissimo, anche per corresponsabilità di quanti avrebbero potuto e dovuto ribadire, semplicemente, che un sindaco eletto dai cittadini non solo non è un monarca assoluto ma egli ha il dovere imprescindibile di confrontarsi, di condividere e di coinvolgere anzi tutto il Consiglio Comunale, soprattutto sulle grandi questioni di sviluppo. Cosa che egli non ha mai fatto. È inaccettabile che oggettive, straordinarie e storiche opportunità di investimento come quella avanzata oggi dalla Baker Huges e domani da altre società, venga liquidata, da solo e nel chiuso di qualche stanza comunale, al pari di una decisione d’ufficio su quale strada bitumare o meno. Basta con la logica, offensiva per una grande città come Corigliano-Rossano, del capo cantiere o del direttore dei lavori. Basta demagogia e populismo su tutto. Ciò che è ancora più grave è che quest’ennesimo ostruzionismo di Stasi avviene in un periodo nel quale con oltre 200 miliardi tra risorse europee, Pnrr, fondi ordinari e agevolazioni per il Meridione, non c’è altra zona al momento in Italia ed in Europa dove oggi è più conveniente investire. Ciò significa che Corigliano-Rossano, con questi no ideologici e fondati sul nulla, rischia di continuare a restare isolata all’interno di una Calabria e di un Sud che sono diventati invece una vera e propria calamita per gli investimenti e per creare occupazione. Non possiamo consentirlo».

«Sono irricevibili ed irrilevanti - aggiunge - le continue opinioni personali, le sistematiche valutazioni soggettive e le posizioni ideologiche di Flavio Stasi raccontate sui social. Ed è intollerabile che senza alcun confronto istituzionale, anzi tutto col nuovo Consiglio Comunale, senza alcun dibattito pubblico allargato, soprattutto senza dati, numeri, analisi e studi scientifici obbligatori per un qualsiasi confronto nel merito, egli si arroghi il diritto di assumere addirittura discutibili iniziative giudiziarie per contrastare sul nascere la realizzazione di progetti importanti, danneggiando tutti».

E conclude: «Non indietreggeremo di un millimetro sulla necessità, denunciata ormai da tutte le categorie coinvolte, di garantire la massima trasparenza amministrativa su tutti i momenti decisionali relativi a questa vicenda e ad altre, perché consentire la reiterazione di questo metodo arrogante ed autocratico significherebbe sia continuare ad autorizzare Stasi a smantellare, come ha fatto fino ad oggi, quel che resta della democrazia in questa Città; sia ad allontanare definitivamente da questo territorio ogni ulteriore investimento ed ipotesi di sviluppo, continuando ad isolarci».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.