Oriolo, dopo la mancata attivazione COC serve un Piano di Protezione Civile
Il gruppo consiliare Patto di Cittadinanza Attiva per Oriolo chiede al Sindaco Colotta, il perché di queste gravi inadempienze, aspetti che stanno mettendo a rischio l’ambiente, la pubblica incolumità, i beni e anni di lavoro e sacrifici
ORIOLO - «La stagione estiva, come si legge nell’Ordinanza, comporta un rilevante pericolo di incendi nei terreni incolti e/o abbandonati con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità pubblica e al patrimonio boschivo. L’abbandono e l’incuria, si legge sempre nell’Ordinanza, da parte dei privati di appezzamenti di terreni, posti sia all’interno che al’esterno delle aree urbane, provoca la proliferazione di vegetazione, rovi e sterpaglie che possono costituire origine di incendi».
È quanto si legge nell'interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare Patto di Cittadinanza Attiva per Oriolo, che così continua: «Si ritiene necessario effettuare misure di prevenzione, nonché di vietare azioni che possano costituire pericoli di incendio e a seguire possibili gravi conseguenze alle persone, alle cose e all’ambiente. Considerando inutili, inoltre, i richiami a delibere e leggi regionali obsolete e ritenendo grave la mancanza di alcuni richiami utili e necessari di direttive, leggi e delibere nazionali e regionali recenti, come grave e colpevole consideriamo l’emissione dell’Ordinanza in ritardo: una grave negligenza che ha impedito probabili e utili azioni di prevenzione».
«Riteniamo, dunque, responsabile - dichiarano - per il suo Ufficio, il Sindaco, in qualità di autorità territoriale di Protezione Civile per non aver emesso l’Ordinanza nei giorni antecedenti l’inizio del periodo di massima pericolosità, a partire dal 15 giugno, e per non aver attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e messo a disposizione le possibili risorse e adeguato coordinamento per l’assistenza alla popolazione. Queste gravi inadempienze, probabilmente, chiediamo di accertarlo, hanno messo a rischio la pubblica incolumità, i beni e il patrimonio ambientale. Pertanto chiediamo al Sindaco di rispondere con la massima urgenza, mentre ci riserviamo di chiedere, allo stesso tempo, ulteriori risposte in altre sedi opportune».
«Ringraziamo - aggiungono - il Dipartimento di protezione civile, I Vigli del Fuoco, ai quali esprimiamo tutto il nostro Cordoglio per la morte dei due Vigli del Fuoco, Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, eroi, morti a pochi chilometri da Oriolo, mentre adempivano al loro dovere. Esempio di altruismo e attaccamento al dovere. Ringraziamo le squadre di terra intervenute, i volontari dei vari gruppi, i tanti cittadini, i Carabinieri, l’assessore Gianluca Gallo, in costante contatto con noi e le autorità di coordinamento per le varie fasi di spegnimento».
Oltre alla interrogazione, il Gruppo Consiliare Patto di Cittadinanza Attiva per Oriolo, ha presentato una mozione, «in grado, speriamo, di far aprire una discussione, non più rinviabile, sull’adeguamento del Piano comunale di Protezione Civile, un Piano capace di mettere sotto la lente di ingrandimento le varie fasi di previsione e di prevenzione, un Piano da inserire in un contesto normativo e di territorio, utile a salvaguardare i vari aspetti della nostra Comunità e quella del Territorio».
«Le attività di protezione civile - spiegano - sono di fondamentali importanza per la conoscenza e la prevenzione del rischio naturale, idrogeologico, terremoti, di incendio, nonché di altre fonti di rischio, come ad esempio il rischio pandemico e i cambiamenti climatici in atto. È necessario dotare le strutture comunali di sistemi capaci di dare maggiore sicurezza a un vasto territorio come il nostro. Fondamentale in tutto questo è la continua formazione, comunicazione e informazione della cittadinanza, partendo dalle scuole e dalle famiglie con anziani e disabili; nonché l’adeguamento e il potenziamento del COC (Centro Operativo Comunale). Progettare, inoltre, un sistema logistico capace di garantire assistenza in caso di eventi. Un progetto che dovrà vedere attorno a un tavolo, senza alcun dubbio, più attori, da identificare, in grado di fare rete con le strutture regionali, provinciali e nazionali e capace di dialogare con i vari Enti e le Associazioni di volontariato».
«Riteniamo necessario adeguare al più presto alle nuove esigenze e alle nuove normative il Piano di Protezione Civile del nostro Comune, attraverso lo studio e il monitoraggio del territorio, nonché considerare una seria valutazione dei rischi e, laddove possibile, un piano di allarme, monitoraggio,emergenza ed evacuazione. Auspichiamo - concludono - che il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale si impegnino ad adottare al più presto provvedimenti e iniziative».