Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
L'appuntamento è per domenica 28 luglio con un doppio evento: alle ore 10.30 a Rossano sul lungomare Sant'Angelo tra i lidi Gypsy e Lula Paluza; alle 19.30, invece, a Corigliano in Piazza Portofino a Schiavonea
CORIGLIANO-ROSSANO - Il M5S di Corigliano Rossano avvia la raccolta firme per sostenere il referendum contro l'autonomia differenziata.
«L'appuntamento - riporta la nota - è per domenica 28 luglio con un doppio evento: alle ore 10.30 gli attivisti allestiranno un gazebo a Rossano presso Sant'Angelo tra i lidi Gypsy e Lula Paluza; alle 19.30, invece, l'appuntamento è su Corigliano in Piazza Portofino a Schiavonea. Presenti al gazebo insieme agli attivisti, i deputati Vittoria Baldino ed Elisa Scutellà e la neo eletta consigliere comunale Lidia Sciarrotta».
«Vogliamo dare vita - sipegano - ad una grande e diffusa mobilitazione per difendere l'unità del nostro Paese. Il tempo delle parole è finito. E' ora di agire. Imposta dalla Lega, l'autonomia differenziata impatterà sulla garanzia di uguali diritti fondamentali tra tutti i cittadini quindi uguali servizi su sanità, istruzione, lavoro, ambiente ma anche e soprattutto di sviluppo economico. Come riportano alcuni dati, nel 2022 per ogni abitante dell'Emilia Romagna la spesa sanitaria pro – capite è stata di 2.495 euro mentre per un calabrese di 1.748 euro, che diventeranno 839 euro con l'autonomia differenziata. Andranno via migliaia di medici, infermieri e docenti in quanto nelle materie non Lep (livelli essenziali delle prestazioni) già chieste dalle regioni del Nord si possono differenziare gli stipendi fino a raddoppiarli con fondi regionali. In una regione come la Calabria che spende già 280 milioni per cure fuori regione saremo costretti a trasferirci al Nord per qualunque tipo di intervento. Con questa legge pagheremo tutti le tasse ma non tutti avranno gli stessi diritti. A rischio con il diritto alla salute, anche il diritto all'istruzione, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità. Scendiamo in piazza contro una legge che contrasta con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I 209 miliardi portati in dote all'Italia da Giuseppe Conte nel 2020 servono a colmare le distanze tra Nord e Sud, l'Autonomia invece le aumenta».