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Amministrative Co-Ro, a sinistra si fa largo la candidatura dell’ortopedico Gino Promenzio

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CORIGLIANO-ROSSANO – Si potrebbe far spazio nelle prossime ore anche la candidatura di Gino Promenzio per le elezioni Amministrative di Corigliano-Rossano, in programma il prossimo 8 e 9 giugno. Il noto ortopedico pediatrico aveva già partecipato alla competizione comunale nel 2019 riuscendo ad incamerare poco più di 12mila preferenze, di cui quasi diecimila nella sola comunità di radice coriglianese. Oggi potrebbe riprovarci, ancora una volta con una coalizione movimentista, guidata da un soggetto partitico a trazione civica, e con una consapevolezza in più: essere l’alternativa a sinistra per tutte quelle aree – soprattutto antagoniste a Stasi – che scalpitano, per scendere in competizione, con l’intento di archiviare la parentesi amministrativa dell’attuale esecutivo.

Al momento, quella del noto professionista, dovrebbe essere solo una suggestione, dal momento che l’interessato non ha confermato le indiscrezioni sul suo conto; è anche vero però che il canovaccio per creare un’altra coalizione a trazione democratica e radicale c’è tutto e anche la gente parla. A Corigliano soprattutto, dove a sostegno del noto professionista medico sarebbero pronti a schierarsi alcune aree dell’imprenditoria locale. Non solo. A guardare di buon occhio una candidatura di Gino Promenzio – dicevamo – ci sono, anche, tutte le aree di sinistra antagoniste al primo cittadino, che ha già riunito attorno a sé un nutrito gruppo di movimenti e partiti che lo sosterranno in campagna elettorale. Tra questi, come abbiamo avuto modo di raccontare nel corso di queste settimane, c’è pure una nutrita parte del Partito Democratico, ormai sempre più frammentato e diviso.

Un’altra parte dei Dem, invece, ha scelto di restare fuori dal “misericordioso cerchio” di Stasi (solo la misericordia può mettere insieme spaccati di politica che si sono sempre guardati in cagnesco e che, anzi, spesso si sono trovati su fronti opposti della barricata). Fuori e in attesa. E l’occasione Promenzio potrebbe essere il giusto compromesso per tessere le fila di un nuovo ragionamento politico ed elettorale. Soprattutto per quanti, proprio nel Partito Democratico, hanno le loro radici storiche e politiche. Ci sono due persone, su tutte, che potrebbero guardare con grandissimo gradimento la candidatura di Gino Promenzio che, a questo punto, non sarebbe del tutto casuale né dettata dal solo “si dice”: l’ex segretario democrat rossanese Giuseppe Tagliaferro e l’ex sindaco di Corigliano Giovanbattista Genova.

Proprio il fumantino già primo cittadino ausonico, che nelle scorse settimane si era visto interessato alle dinamiche politico-elettorali di Azione (aveva partecipato ad una iniziativa pubblica del partito di Calenda, aprendo all’ipotesi di un campo largo anti Stasi), potrebbe essere oggi ammaliato dalle eventuali sirene promenziane. Perché parlerebbero chiaramente più a sinistra rispetto a quanto, invece, non farebbe Azione.

Quindi, Promenzio potrebbe coagulare forze a sinistra. E a questo punto sarà interessante capire come gestirebbe questa cosa il Partito Democratico, sempre più sulla via del giocare la partita elettorale con un piede in due scarpe. Ma senza simbolo.

È molto probabile che, anche questa volta, il Piddì possa schierare i suoi uomini senza misurare concretamente la sua forza politica nelle urne; se non quella che porteranno in dote, con le preferenze personali, simpatizzanti o tesserati.  Già perché se da un lato c’è Stasi che di portare all’interno della sua coalizione simboli o vessilli di partito, soprattutto quello dei Dem, non ne vuole proprio sentire parlare - tranne se non dovesse arrivare qualche proposta dall’alto ma a quel punto dovrebbe esserci una contropartita importante (una candidatura alla presidenza della Regione Calabria?!); dall’altro c’è Gino Promenzio che del civismo ne ha fatto una bandiera, anzi, un soggetto politico: Civico e Popolare, il movimento con il quale, insieme a 9 liste, partecipò alle ultime Amministrative di Corigliano-Rossano. E che oggi sarebbe pronto a scendere nuovamente in campo. Sempre che il noto e apprezzato ortopedico pediatrico sciolga le riserve e rompa gli indugi.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.