«Nessun ridimensionamento dei servizi per il Nuovo ospedale»
La consigliera regionale Pasqualina Straface smonta i dubbi di un legittimo sospetto ma rimane ancora l’incognita sia sull’inizio dei lavori che sull’ultimazione dell’opera
CORIGLIANO-ROSSANO - «Non ci sarà alcun ridimensionamento del nuovo ospedale della Sibaritide. Anzi, abbiamo approvato una variante tecnico-sanitaria che implementa i servizi all’interno del nuovo nosocomio». Così, la consigliera regionale e presidente della terza commissione Sanità, Pasqualina Straface, che vestita da pompiere butta acqua sul fuoco della polemica… e del sospetto. Proprio ieri scrivevamo che il prolungarsi (misterioso) dei tempi di approvazione dell’iter della variante tecnico-sanitaria stesse alimentando più di qualche dubbio sulla reale intenzione della Regione Calabria di voler portare alla luce un’opera straordinaria quanto rivoluzionaria nel panorama sanitario regionale.
Abituata com’è, questa terra, alle avanzate francesi e alle ritirate spagnole, il legittimo sospetto è quantomai doveroso.
«Non c’è nulla di cui preoccuparsi» tranquillizza oggi la Straface. «Stiamo andando avanti – aggiunge - per riaprire al più presto i cantieri e completare l’opera nei tempi previsti». Il nodo sta sui soldi. Anche se i soldi – come ha sottolineato la stessa pasionaria di Forza Italia – non sono affatto un problema. «Abbiamo una parte delle risorse provenienti dal decreto Milleproroghe e un’altra parte stiamo cercando di racimolarle dalle eccedenze della fiscalità regionale».
Però, a tutto questo, che già sapevamo e che abbiamo scritto anche nell’edizione di ieri, manca un particolare: una firma. Quella sul Decreto di approvazione della perizia di variante in linea tecnica, per il via libera alla ri-cantierizzazione di Insiti. Che proprio non vuole arrivare e non si capisce il perché. Anche a riguardo la Straface non si è tirata indietro. «È vero – ha detto – il Decreto doveva essere approvato già 15 giorni fa. Ci sono dei ritardi – ammette – per la valutazione del quadro finanziario ma siamo in dirittura di arrivo per definire tutto, anche i canoni che spetteranno al concessionario una volta che sarà completata l’opera. Ma una volta che questa procedura sarà completata – assicura la consigliera regionale - riprenderanno i lavori ad un ritmo di spesa di 9 milioni di euro al mese; e non si fermeranno più fino all’apertura del nosocomio. Nei tempi prestabiliti».
Un atto di speranza e fiducia. Per forza