«La dirigenza di Poste Italiane sta riservando alla popolazione di Crosia un trattamento vergognoso»
Tavernise (M5s) partecipa al presidio pacifico di questa mattina insieme ai cittadini per denunciare i tanti problemi dell'Ufficio postale: «Necessario fornire quei servizi essenziali di cui la popolazione non può fare a meno»
CROSIA - «Credo che il trattamento che la dirigenza di Poste Italiane sta riservando alla popolazione di Crosia sia a dir poco vergognoso. Disattenzione totale su richieste sacrosante, richieste che ho fatto mie in diverse occasioni e che torno a ribadire anche oggi».
Ad affermarlo è il Consigliere Regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise.
«Questa mattina mi sono recato nuovamente presso l'Ufficio postale riscontrando gli stessi identici problemi di sempre, a partire dal degrado che contraddistingue la struttura. Attualmente l'ufficio postale opera con soli due operatori anziché con i tre previsti, creando lunghe code e disagi all'accesso ai servizi postali. Inoltre, l'ATM, presente dal lontano 2007, mostra problemi di funzionamento evidenti, con cifre illeggibili che rendono difficile, se non impossibile, il prelievo di denaro, specialmente per gli anziani. Nonostante i ripetuti solleciti, sia al direttore di filiale che al responsabile territoriale dell'area Sud, le promesse di fornire un terzo operatore e sostituire l'ATM sono rimaste lettera morta».
«Questa situazione - spiega - va avanti da più di due anni, privando la popolazione di Crosia dei servizi essenziali che un ufficio postale funzionante dovrebbe garantire nel 2023. È bene sottolineare che la prima missiva che ho inoltrato alla dirigenza di Poste italiane risale a due anni fa, il 30 novembre del 2021. Missiva rimasta senza risposta a cui faceva seguito, in data 26 ottobre 2022, altra sollecitazione che, di fatto, poneva le stesse identiche questioni».
«Oggi i cittadini di Crosia hanno ribadito le stesse questioni nel corso di un presidio pacifico volto a sensibilizzare l'impresa pubblica nel fornire quei servizi essenziali di cui la popolazione residente (che in estate supera le 30mila unità) non può fare a meno e a intervenire tempestivamente per ovviare le possibili e gravi inadempienze» conclude.