3 ore fa:Verdiana continua a stupire interpretando una energica Christina Aguilera
4 ore fa:Statale 106 Sibari-Coserie, il M5s chiede a Occhiuto di attivare la procedura: «Basta perdere tempo»
47 minuti fa:Il riconoscimento di Tavernise (M5s) per il lavoro svolto dal leader sindacale uscente, Sposato (Cgil)
1 ora fa:Trasporto pubblico, difficoltà crescenti in Calabria «nella completa inerzia del governo Occhiuto»
17 minuti fa:Inaugurata all’ex Mam la Mostra Fotografica di Fate Velaj
1 ora fa:Ultima chiamata per l'Unical: Dal 28 al 31 ottobre sarà ancora possibile iscriversi
4 ore fa:Baker Hughes investe sui giovani talenti del territorio: riparte a Vibo la "Welding Academy"
3 ore fa:Scontro mortale a San Marco Argentano: muore un uomo di Corigliano-Rossano
2 ore fa:Internazionalizzazione della didattica, evento ErasmusDays all'Istituto "Palma, Green, Falcone e Borsellino" di Co-Ro
2 ore fa:«Il problema sono i fondi Zes? Se fosse così sarei profondamente turbato»

Il trono di Stasi fra emergenza criminalità e prospettive future

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, si è presentato nello studio dell’Eco in Diretta, il talk andato in onda ieri sera (rivedi qui la puntata), con lo scettro in pungo e la corona della città in testa, un po’ Re e un po’ Dittatore, pieno di quella consapevolezza di chi sa che il suo è un bilancio più in progress che consolidato. Un divenire in ottica elettorale aperto ad un «progetto condiviso» che fonda sul «dialogo». Con chi? Beh, sostanzialmente con tutti quanti hanno ben interpretato la filosofia Stasi in questi anni: fidarsi e lasciar fare; con pochissimi margini di contrattazione.

Il discorso in studio, volto a fare un check, il punto sulle tante questioni e vertenze aperte in città e di cui c’era necessità di fare chiarezza, parte dall’ultima e allarmante emergenza sicurezza che, soprattutto negli ultimi tempi, ha avuto una recrudescenza senza sconti. Tant’è che a farne le spese sono stati anche pezzi delle istituzioni e lo stesso primo cittadino, destinatario di messaggi minatori.

In città – ed è lo stesso sindaco a confermarlo – il fenomeno della “anonima incendi” ha un risvolto sociale e criminale. Una commistione allarmante sulla quale si aperta un’attenzione particolare da parte della Prefettura di Cosenza e della Procura di Castrovillari. «Bene – commenta Stasi - lo schieramento di forze dell’ordine di questi giorni, ma il fenomeno che si registra nella Sibaritide e nella nostra città in particolare non è passeggero. Sono anni – aggiunge – che lamentiamo questa situazione. Non importa quale sia la ragione di ogni singolo episodio, importa – sottolinea il Primo cittadino – che è passata un’idea che per qualsiasi controversia si può accendere una macchina. E noi questa catena dobbiamo spezzarla».

È chiaro, dunque, che questa “devianza”, sostenuta da una cultura della «giustizia fai da te», richiede non solo un costante controllo ma anche un «intervento strutturale». Ora la domanda è: l’apertura di un Tribunale a Corigliano-Rossano limiterebbe questo fenomeno? Stasi non ha dubbi: «È ovvio che sarebbero più circoscritti perché dove lo Stato arretra quegli spazi vengono occupati da altri. È un dato scientifico. Nel nostro caso gli spazi lasciati vuoti dallo Stato sono stati occupati dalla delinquenza con il rischio che ci sia dietro anche la criminalità organizzata». E sul processo di riapertura del presidio di Giustizia? «Credo ci sia stata una esposizione così importante da parte della delegazione parlamentare del territorio che credo ci siano delle possibilità concrete che ciò avvenga».

Resta un fatto: la violenza, la delinquenza, la criminalità trovano carburante nelle disperazioni umane e familiari. In un territorio dove non c’è sviluppo e il lavoro scarseggia è ovvio che la “malapianta” avanza come gramigna. Allora è essenziale portare investimenti pubblici e privati che restituiscano occupazione, dignità e una prospettiva di futuro ai cittadini. «Servono presidi – dice Stasi – ma servono anche servizi». Nuovo ospedale, investimenti sul porto, nuova statale 106, vertenza Enel, sono tutte questioni che stanno sul piatto e dalla loro risoluzione viene fuori il futuro concreto di Corigliano-Rossano. Oltre, ovviamente, al sapere potenziare quanto già è in house: dall’agricoltura al turismo.

Fin qui lo Stasi-Re affannato nel disbrigo delle pratiche istituzionali e amministrative. Poi c’è lo Stasi-Dittatore (nella forma prettamente politica, sia chiaro). Che si protrae nella visione futura proiettata alle amministrative di primavera. Se per molti, gli equilibri politici attorno a Stasi appaiono indefiniti e indecifrabili, quasi criptici, sicuramente non lo sono per il primo cittadino. Che, anzi, ama fare lo slalom tra le tante posizioni in campo, svariando da sinistra a destra. E proprio a chi sospetta (uno su tutti, Stefano Mascaro) che Stasi inciuci con il centro destra regionale, quello che ha voti e portanza, lui risponde candidamente: «Io non dialogo con il centro destra; io dialogo con le istituzioni. Ho sempre dialogato con loro – precisa – sin dal governo di Jole Santelli». E poi precisa: «A Oliverio, Santelli e oggi Occhiuto ho rotto le scatole quando dovevo romperle». E questo ha creato, sicuramente, un rapporto di consolidato confronto e conoscenza tra i diversi interpreti istituzionali. In sostanza, finché gli interessi (in questo caso politici) di tutti gli attori in campo non andranno in conflitto, nessuno farà la guerra all’altro.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.