Il gruppo Pd presenta un’interrogazione su chiusura filiale Bper del centro storico di Rossano
L'interrogazione al Presidente della Giunta è volta a sapere «se intende contrastare l'arrogante e neo-colonialista operare della Bper promuovendo un incontro urgente con i massimi responsabili della banca»
CATANZARO - Il gruppo Pd in consiglio regionale ha presentato un’interrogazione in merito alla chiusura della filiale BPER del Centro Storico di Rossano indirizzata al Presidente della Giunta regionale e a firma dei consiglieri Domenico Bevacqua e Francesco Antonio Iacucci.
Nell’interrogazione n. 182 del 06/11/2023 è riportato quanto segue: «Premesso che: -la direzione generale della Banca Popolare dell'Emilia Romagna (BPER) ha annunciato, non già l'intenzione, ma la decisione di chiudere, a far data dal 15 dicembre p. v., la filiale del Centro Storico di Rossano e di accorparla a quella dello Scalo; - detta decisione penalizza una zona urbana, sede di banca fin dall'800, vissuta da oltre 7.000 residenti, in maggioranza anziani e fragili; - la scelta contravviene, inoltre, al doveroso criterio democratico di concertazione con l'Ente Locale e con gli operatori economici e sociali, risultando calata dall'alto senza rispetto e con fare arrogante e neo-colonialista, di chi rastrella il risparmio dei cittadini meridionali per investirlo e fare profitto al nord, lasciando senza un servizio di prossimità migliaia di inermi cittadini;»
«Considerato che: - la risposta all'arroganza e all'insensibilità dei vertici della BPER da parte dei cittadini è stata forte e civile, attraverso un nutrito presidio presso la succursale del Centro Storico e la raccolta di diverse centinaia di firme, con la quale si contesta la grave decisione dei notabili della banca e l'intenzione determinata di ritirare i conti correnti e i depositi; - analoghe proteste e appelli alla ragionevolezza e alla responsabilità, indirizzate agli apicali della BPER, sono stati fatti e si stanno reiterando da parte del Sindaco, dell'Arcivescovo, delle Associazioni culturali, sociali, imprenditoriali, ma finora sono stati rigettati, in modo indifferente e sostanzialmente sprezzante, dimenticando che sono i cittadini che finanziano la banca e non viceversa; - le proteste da parte della Comunità civile si sono svolte in maniera democratica ma sono caratterizzate dalla viva preoccupazione per l'immediato futuro;»
«Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta Regionale per sapere: - se intende contrastare l'arrogante e neo-colonialista operare della BPER promuovendo un incontro urgente con i massimi responsabili della banca (rifiutando interlocuzioni con funzionari non dotati di poteri decisionali), per richiamarli al rispetto doveroso della popolazione calabrese e a non perseguire soltanto l'interesse e il profitto aziendalistico, recedendo dall'inaccettabile proposito di lasciare senza servizio bancario la popolazione residente e mantenendo nel Centro Storico l'attuale sede di Filiale».