Premiare le imprese calabresi resistenti alla criminalità
La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi ha unanimemente stabilito di dare avvio al previsto iter istituzionale, circa la proposta di legge dell'imprenditore Nino De Masi
CATANZARO - «La mafia è un disvalore che va arginato con ogni mezzo. Essenziale è l'impegno degli inquirenti e delle forze dell'ordine, ma, per affrancare la Calabria da questo macigno che condiziona ogni progettualità di sviluppo e crescita sociale, occorre una reazione corale ed efficace delle Istituzioni e della società civile».
Sulla base di questa riflessione (condivisa dal presidente del Consiglio Filippo Mancuso e dai capigruppo di maggioranza e opposizione) la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi ha unanimemente stabilito di dare avvio al previsto iter istituzionale, circa la proposta di legge dell'imprenditore Nino De Masi sulla premialità per le imprese resistenti alla criminalità, trasmettendo il testo alle competenti Commissioni.
L'imprenditore Nino De Masi aveva, il 21 settembre, inviato la proposta di legge ai vertici di Giunta e Consiglio e a tutti i presidenti dei gruppi consiliari.
Ad avviso del presidente del Consiglio e di tutti i capigruppo: «Agli imprenditori come De Masi, che subiscono intimidazioni e tuttavia trovano la forza di opporsi, va espressa una solidarietà fatta di scelte forti e di provvedimenti anche legislativi, che vedano ogni Istituzione schierarsi dalla parte delle imprese, facendo sentire la vicinanza dello Stato e di ogni sua articolazione».
La Conferenza dei Capigruppo ha inoltre programmato la seduta del Consiglio per il 23 ottobre.