La proposta di "Civicrazia" per rilanciare la strategia della fusione di Co-Ro puntando sul "Programma d’area"
«Rigenerazione e non solo riqualificazione per migliorare il contesto sociale, ambientale ed economico del territorio inteso come "Area Vasta" con la partecipazione di tutte le componenti sociali»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il Piano Strutturale Associato (Psa), appena varato dal Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, comune capofila, è senz’altro un’opportunità per il rilancio del processo di fusione ma la strategia che esso comporta, finalizzata ad uno sviluppo ecosostenibile del territorio inteso come "Area Vasta", non è supportata dagli "strumenti operativi" del Psa, né delle risorse a disposizione».
Lo si legge nella nota stampa a firma di Domenico Campana, responsabile Civicrazia Calabria e Basilicata; Giuseppe Zangaro, responsabile Civicrazia Sviluppo, Coesione e Led (Local Economic Development) in condivisione con Giovanni Antoniotti, responsabile Territoriale Civicrazia.
«Il Psa permette essenzialmente l’attivazione della riqualificazione urbanistica mentre la strategia della fusione connessa allo sviluppo del territorio, è finalizzata alla "rigenerazione", ovvero a favorire non solo la trasformazione fisico-spaziale del territorio, ma anche al miglioramento del contesto sociale, economico, ambientale, coinvolgendo tutte le componenti sociali, per essere motore di "ripresa e resilienza" in coerenza con gli obiettivi del Pnrr».
«C’è una strada, - spiegano - a legislazione vigente, che recuperando quanto prevede il Psa, potrebbe assicurare al Comune Unico uno strumento efficace per governare la rigenerazione del territorio oltre la ristretta pianificazione urbanistica: si tratta del "Programma d’area", una modalità di programmazione intercomunale negoziata, prevista dall’art. 39 della legge regionale 16 aprile 2002, n. 19. Tale disposizione andrebbe accompagnata dalle norme sul riordino del territorio, a seguito della Fusione (Legge Regionale 24 novembre 2006) che individua nel Comune Unico un’area urbana regionale con la conseguenza di avere in attribuzione un contributo Por (Programma Operativo Regionale) raddoppiato. Il combinato disposto tra le norme relative al "Programma d’area" e a quelle sul "riordino del territorio" significa allargare la condivisione del processo di fusione e della sua strategia di sviluppo alla partecipazione di comuni della Valle del Crati e di quella del Trionto, sino alla Valle del Neto, nella prospettiva della realizzazione di un’Area Vasta, con baricentro il Comune Unico Corigliano-Rossano, nonché estendere i benefici derivanti dalla "rigenerazione urbana", in senso lato, a tale Area».
«L’ampia progettualità da affidare anche alle competenze professionali del territorio riguarda: l’uso razionale del territorio; l’innovazione tecnologica nei servizi essenziali (rifiuti, rete idrica, depurazione, riassetto idrogeologico) e a beneficio di una "Città intelligente"; una digitalizzazione diffusa nel sistema pubblica amministrazione; una rete strutturale-infrastrutturale-logistica che assicuri mobilità alle persone e alle merci, in particolare ai prodotti agricoli, agroalimentari ed agroindustriali, agevolandone il flusso verso canali nazionali ed internazionali; l’implementazione del turismo anche in virtù della valorizzazione del patrimonio di "Beni comuni"; lo sviluppo dell’area portuale e del porto connessi con la “Zona economica speciale” che va dotata della necessaria infrastrutturazione ferroviaria e stradale (elettrificazione e “106”) di collegamento in particolare con il Corridoio Ten-T Scandinavo-Mediterraneo; la promozione del ruolo della Marineria di Schiavonea nell’ambito della costituita Macroregione Mediterranea; la riqualificazione del sito dell’ex centrale Enel con un piano industriale innovativo incentrato su Energia, Tecnologia, Ricerca, Territorio, Società nell'ottica della sostenibilità e dell'economia circolare; un nuovo modello di produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso le Comunità energetiche».
«Sono traguardi che richiedono una forte spinta al rinnovamento degli strumenti di pianificazione ed al reperimento di risorse che potrebbero venire dal Pnrr, nonché dai fondi comunitari, nella consapevolezza che sviluppo e coesione territoriale, esercitati anche nelle Aree Interne dell’"Area Vasta", sono motore di ripresa e resilienza. Si apra, in uno “spirito costituente”, evocato ma sempre vanificato, un tavolo di concertazione con la partecipazione delle forze politiche e sociali per rilanciare la strategia della fusione: Civicrazia è disponibile a partecipare a quel tavolo, con la sua proposta, per condividere la strada da seguire nella direzione della crescita e di uno sviluppo sostenibili del territorio, del miglioramento della qualità della vita; della valorizzazione del “captale umano”; della creazione di opportunità lavorative, in particolare per i giovani».