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I risultati della "guerra" di Occhiuto ai piromani: beccati 213 incendiari grazie ai droni

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CATANZARO - «La Calabria ha quasi 500mila ettari di superficie boschiva, il doppio della Sicilia, 10 volte in più rispetto alla Puglia. 
Se guardiamo alle percentuali la nostra è la regione che nell'ultima stagione è stata meno interessata dagli incendi: nel 2023 abbiamo avuto -54,4% di superficie complessiva andata in fumo rispetto al 2021, -70% se consideriamo solo la superficie boschiva».

Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista alla “Gazzetta del Sud”.

«Quest'estate abbiamo beccato 213 tra piromani e incendiari. Con l'attività di deterrenza attraverso idroni messa in piedi assieme ai Carabinieri abbiamo consentito alla Calabria di costruire un modello molto apprezzato persino in Europa, che verrà replicato a livello nazionale. Siamo già a lavoro per implementare per il prossimo anno tutte le attività della campagna "tolleranza zero"».

«Ma ve lo ricordate il mare prima del mio insediamento? Sulla costa tirrenica l'acqua pulita si vedeva pochissimi giorni al mese, e i depuratori non funzionavano. Noi abbiamo voltato pagina, mettendo in campo droni, battelli pulisci mare, un sistema di monitoro costante del territorio e delle coste. Già lo scorso anno si sono prodotti significativi risultati, e ancor di più in questo 2023». 

«Certo, c'è ancora molto da fare. Circa il 40% delle abitazioni calabresi non sono collettate, ma il sistema della depurazione adesso funziona ed è cambiato anche l'approccio dei sindaci. Questo tema non dovrebbe riguardare la Regione, perché la gestione dei depuratori è dei Comuni, ma io ho voluto impegnarmi personalmente. Se si confronta la qualità del mare delle ultime due estati rispetto a quelle precedenti, nessuno in buonafede può dire che non ci siano stati enormi progressi», sottolinea il governatore Occhiuto.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.