Dimensionamento scolastico a Trebisacce, Roseto «stigmatizza» l'atteggiamento del sindaco Aurelio
Verso l'unificazione dell'Aletti e del Filangieri. Stamani la manifestazione di docenti e studenti. Il capogruppo dissidente: «A lavoro con il senatore Rapani per ottenere la modifica dell'accorpamento»
TREBISACCE - L'attuazione del dimensionamento scolastico nella Provincia di Cosenza per il triennio 2024- 2026 e il conseguente accorpamento dell'ITS "G. Filangieri" all'IPSIA-ITI "E. Aletti" di Trebisacce, ha generato «gravi pregiudizi ed iniquità per il nostro territorio, già martoriato dalla sottrazione di servizi essenziali». Ne è convinto Claudio Roseto, consigliere comunale e mente, di fatto, della grande strategiea della sfiducia che ha messo K.O. l'Amministrazione comunale Aurelio, aderendo alla manifestazione che si terrà stamani nella cittadina jonica proprio contro il processo di dimensionamento scolastico che ha "investito" anche la comunità scolastica trebisaccese.
«Condivido la manifestazione di piazza che si terrà - aggiunge - su iniziativa di docenti e studenti, in quanto essa rappresenta uno strumento "popolare" di protesta dei cittadini per dimostrare la propria contrarietà ai tagli operati al sistema scolastico». Poi l'individuazione delle colpe e del problema con Roseto che «stigmatizza l'assenza del Sindaco Aurelio all'assemblea dei Sindaci, svoltasi presso la sede della Provincia di Cosenza lo scorso 14 ottobre, per discutere del dimensionamento scolastico, già contestata formalmente con le motivazioni contenute nella mozione di sfiducia ritualmente presentata insieme ad altri 7 consiglieri comunali».
«La successiva strumentalizzazione delle suddette proteste di piazza - aggiunge - e l'enfatizzazione della partecipazione istituzionale del Sindaco Aurelio rappresenta - per il mio modo di intendere la Politica - un'azione populistica e demagogica che mortifica il confronto istituzionale e non onora affatto il mandato ricevuto. Per quanto mi riguarda, dal punto di vista istituzionale, attraverso il partito che ho l'onore di rappresentare nel comprensorio dell'alto jonio cosentino, sto supportando l'azione del Senatore Ernesto Rapani sull'emendamento al decreto Caivano e sto tentando, con tutti i rappresentanti istituzionali di Fratelli d'Italia, di ottenere la modifica all'accorpamento in quanto sussistono delle ragioni che ne consentirebbero la deroga. Sono convinto che la politica di Masaniello non sia utile alla collettività in quanto essa conduce alla perdita di credibilità delle Istituzioni democratiche»