Amministrative, a Cassano Forza Italia riparte da «un’opposizione costruttiva»
Bloise: «Abbiamo intenzione di stare nella partita a pieno titolo e con grande determinazione»
CASSANO JONIO - «Passata l’estate, ci siamo messi alle spalle un periodo di vacanze – ahinoi! non è stato purtroppo per tutti così – nel corso del quale come accade di solito, tra le luci della sera e la bellezza del nostro mare, si mettono a dormire, o meglio, si tenta di sopire, la maledetta condizione di sofferenza e di disagio economico-sociale che continua a viversi a Cassano. Dopo il dissesto finanziario degli anni passati, sagacemente vinto da chi in quegli anni amministrava Cassano, l’onorevole Gallo appunto, al quale va riconosciuta sempre (spesso leggo e sento di sinistri tentativi di mischiare le carte) una gestione delle risorse finanziarie dell’Ente molto più parsimoniosa oculata ed attenta, non c’è stata negli anni a seguire una visione di città che, partendo dalla risoluzione delle gravi questioni finanziarie, generate da governi di sinistra impegnati esclusivamente al governo del consenso, abbia impresso al Comune una visione di sviluppo al passo con i tempi moderni, capace di guardare alle realtà limitrofe e, soprattutto, in grado di generare attrazione per un territorio con un grande potenziale».
Lo si legge in una nota stampa del commissario di Forza Italia Cassano Jonio, Liborio Bloise, che così continua: «Cosicchè, ad oggi, ci ritroviamo, una volte spente le luci delle distrazioni estive e delle notti bianche, che pure ci vogliono, ma che da sole non bastano a colmare i vuoti, a leccarci le ferite. I giovani ripartono, le famiglie ritornano dalle residenze estive, ed intorno un tessuto economico molto povero, con una popolazione sempre più anziana, che è costretta ad assistere ad un lento depauperamento delle condizioni di vita di una città, in passato tanto viva nella Calabria citra. Eravamo e siamo convinti che la tassa di soggiorno per i turisti è troppo elevata, frena l’economia; siamo convinti che l’addizionale Irpef è un grande errore storico per Cassano; siamo convinti del fatto che i mutui aggravano le condizioni economiche di un bilancio che ci preoccupa, cosi come siamo convinti che c’è un grande problema di legalità a Cassano di cui tutti ci dobbiamo occupare».
«E allora? E allora, basta tentare di dare nell’occhio con manifestazioni che fanno viaggiare la città in contromano e sulle strade dell’apparenza. A Cassano si dice: “U collu tisu tisu….Dio u so se c’è a cammis!”. Si cerchi, quindi, di dare maggiore spinta a quel che resta del tessuto imprenditoriale della città. Si dia maggiore impulso alle poche imprese presenti sul territorio. Si dia più forma e incentivazione a chi invece a Cassano ci vuole rimanere e tentare la strada delle attività produttive. Si cerchi di togliere dall’isolamento una città che ha assoluto bisogno di dialogare con le realtà limitrofe e pareggiare il conto con la formazioni di nuovi comuni con più alta popolazione. Il rischio è quello dell’annessione a territori più forti. Non si pensi ai consensi ed alle onorificenze, ai tagli di nastro ed alle feste. Alziamo il livello del confronto e si lavori per cercare di risolvere le irrisolte problematiche che non fanno decollare la Cassano che merita di più».
«Non è per fare polemica a tutti i costi, e neanche per ribadire cose più o meno note ma, nel rispetto della democrazia, dobbiamo sottolineare che aveva ragione chi sosteneva di concorsi dagli esiti scontati; aveva ragione chi sosteneva e sostiene di una politica fatta di troppi lustrini e la polvere sotto il tappeto. Resta comunque un dato inconfutabile: che di tante opere cantierizzate e da cantierizzare, degli ultimi anni, molte sono il frutto di chi la politica l’ha sempre intesa come servizio e non certo come strumento per la soddisfazione di pochi. Perciò nessuno tenti di avvicinare posizioni che sono storicamente differenti e tali dovranno restare alla resa dei conti. C’e’ in realtà esclusivamente grande rispetto per le istituzioni e grande rispetto per chi le ha fatte quelle scelte, ovvero il popolo…i cassanesi. Ma sia chiaro a tutti, che ci sono modi diversi di intendere e farla la “politica”. Nessuno abbia in mente di confondere la gente, per tentare di inoculare confusione, mai radicate e scarse di significazioni politiche. La realtà è un’altra e gioca nell’altra metà campo».
«Noi dunque siamo l’altra parte, quella che invece vuole dire la sua, godendo del lustro rappresentato da questo governo regionale, che tanto sta dando e tanto potrà dare, per contribuire anche non governando, a dare crescita alla città, per migliorare ed aggiungere, per correggere e raddrizzare, un’amministrazione che, rebus sic stantibus, sta per chiudere un’epoca. Dopo tre mandati, infatti, uno trascorso con meno della metà del tempo, si resta a casa, nel rispetto delle leggi attuali. Perciò, ripartirà l’attività del partito su tutte le questioni che interessano la politica cittadina. Ripartirà un’opposizione costruttiva che abbia come unico obiettivo non la demonizzazione ma il confronto sui temi. E se è necessario anche la polemica, che non ci spaventa. C’è poi un’altra Cassano…evviva!, fatta di associazioni culturali, associazioni teatrali, associazioni di volontariato, ed altre, alle quali va riconosciuto il merito di costituire l’unico asse portante su cui si è basato negli ultimi anni il fervore che mantiene accesa la fiammella della speranza. E qui la politica, se ci permettete di dirlo, non centra. All’interno di queste associazioni, vive il cuore pulsante dell’attivismo, vive e si annida l’utopia di chi vorrebbe una città culturalmente elevata, ricca di storia e di tradizioni, che meriterebbe di essere amministrata con più visione, ed oltre il naso. A queste noi guardiamo con grande interesse. Beh! allora buon rientro a tutti. Ci aspettiamo tanta vicinanza nei prossimi mesi, perché abbiamo intenzione di stare nella partita a pieno titolo e con grande determinazione» conclude.