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Verso la candidatura a sindaco di Pasqualina Straface… con il consenso di Occhiuto

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CORIGLIANO-ROSSANO – Tutto dipende dalla volontà di Roberto Occhiuto di scendere in campo in vista delle prossime elezioni Europee di giugno 2024? Il cammino di “discernimento” che n questi giorni sta compiendo il Governatore, tentato da una candidatura per un posto nell’emiciclo di Strasburgo, potrebbe non influire sulle dinamiche elettorali di Corigliano-Rossano. Se il presidente dovesse ottenere il suo seggio in Europa anche la Regione ritornerebbe ad elezioni e quindi il manipolo di Consiglieri regionali si troverebbe “libero” di occupare nuove caselle. Ma potrebbe anche succedere che Occhiuto decida di rimanere in sella alla Regione, di non prendere alcuna posizione sulle elezioni comunali (come del resto ha fatto a Catanzaro!), ma anche in quella circostanza cambierebbe poco o nulla. Perché un Consigliere regionale lascerebbe il posto solo qualora dovesse essere eletto ad un’altra carica, in questo caso quella di sindaco.

Nella dinamica politica locale del Centro Destra, però, il consenso, l’avallo, la scelta di Occhiuto potrebbe essere rilevante ai fini delle scelte sul territorio, soprattutto se il Governatore dovesse scegliere di solidificare la sua leadership sul territorio. Come quella che starebbe per assumere proprio la grande casa sovranista-liberale-moderata facendo confluire energie, programmi e coalizione attorno ad un unico nome: quello di Pasqualina Straface.

L’attuale consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione regionale Sanità, pur avendo escluso nei mesi scorsi un suo interessamento a mettersi in prima linea quale candidata a sindaco alle Amministrative di Corigliano-Rossano, pare abbia fatto un passo indietro su questa posizione e in queste ore ha sciolto le riserve sulle “avance” politiche che negli ultimi mesi le sono arrivate dagli alleati. Una su tutti, quella di Fratelli d’Italia che nelle sue strategie punterebbe su un cavallo di razza, una donna e persona di esperienza ma non organica al partito.

Una mossa strategica quella dei meloniani, dettata, probabilmente, da valutazioni attente sulle dinamiche elettorali. L’avversario da battere è il sindaco uscente Flavio Stasi che, pur avendo creato una fortissima spaccatura all’interno dell’opinione pubblica, rimane comunque un avversario ostico non semplice da scalzare dal campo di battaglia, considerate anche le “armi non convenzionali” ma altamente efficaci che il primo cittadino utilizza da sempre: dalla propaganda spinta per finire al confronto aspro, spregiudicato, senza peli sulla lingua né sconti. Nella strategia stasiana da campagna elettorale tutto è consentito.

Dunque, per Fratelli d’Italia, quella della Straface sarebbe l’opzione giusta per mettere la firma su un’eventuale vittoria e di parare il colpo qualora si dovesse materializzare una debacle. Stessa cosa si può dire per il resto della coalizione che, a questo punto, dovrebbe vedere dentro tutti: dalla Lega, che negli ultimi tempi sembra aver tirato un po’ i remi in barca nella terza città della Calabria, per finire ai centristi di Azione che sicuramente si concentreranno a confermare il consistente drappello di consiglieri comunali all’interno dell’assise civica.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.