«I circoli del Pd dell’Alto Jonio sono stati abbandonati dalla federazione provinciale del Partito»
Il coordinatore del circolo di Rocca Imperiale, Buongiorno: «Mi era stato detto che l’interesse per i nostri comuni era prioritario, paventando grandi congressi con la presenza dei vertici provinciali e regionali. Ovviamente, di tutto ciò nulla è poi accaduto»
ROCCA IMPERIALE - «Ciò che sta avvenendo nei territori dell’Alto Jonio Cosentino mi desta non poca preoccupazione. È ormai evidente uno scollamento che lascia in uno stato di assoluto senso di abbandono i circoli dell’Alto Jonio e non solo di Rocca Imperiale, ma di tutto l’arco territoriale».
È quanto afferma il coordinatore del circolo del Partito Democratico di Rocca Imperiale, Marino Buongiorno, che così continua: «Vi racconto, per rendere l’idea, ciò che è successo a Rocca Imperiale: all'indomani delle elezioni regionali, sono stato nominato ad interim coordinatore e traghettatore del circolo Pd, in vista di un congresso rinnovatore di cui sono sempre stato un fervido sostenitore. Per me è importante allargare la platea degli interessati e soprattutto degli impegnati per far sì che la politica sia sempre meno la politica dei pochi e sempre più la politica di tutti. Da qui iniziano le mie peripezie: chiamate, messaggi, mail ufficiali alla Federazione di Cosenza. Quasi implorando attenzione, a volte con richieste che hanno avuto come risposta il silenzio; altre volte hanno avuto come riscontro dei messaggi o chiamate da parte del segretario, il quale si diceva pronto, salvo poi sparire per settimane».
«Mi era stato detto che l’interesse per i nostri comuni era prioritario, paventando grandi congressi con la presenza dei vertici provinciali e regionali. Ovviamente, di tutto ciò nulla è poi accaduto. Infatti siamo arrivati a luglio 2023, a meno di un anno dalle elezioni comunali ed europee, e nulla si è più mosso. O meglio: l’Alto Jonio ha cominciato a muoversi in maniera unitaria e decisa. La gente da queste parti crede che la politica sia cosa seria e ci tiene a poter esprimere le proprie idee ed essere presi in considerazione. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare tutti i ragazzi, i segretari e gli attivisti che tanto si stanno spendendo senza remore di nessun tipo».
«Questo silenzio rappresenta una grande ingiustizia nei confronti di tutte le persone che da anni sono impegnate per portare avanti l’idea di un partito pluralista e inclusivo, anche nei luoghi lontani dai centri. Da qui la mia, la nostra protesta pacifica e civile, da qui spero che possa aprirsi un percorso serio perché i partiti sono simboli, simboli fatti da persone serie» conclude.