La lista segreta del Centro Destra per arrivare unito alle elezioni amministrative del 2024
Non solo programmi, la grande ed eterogenea famiglia conservatrice-liberale di Corigliano-Rossano starebbe mantenendo viva l’attesa delle urne attorno ad un foglietto dove sarebbe scritta una rosa ristretta di nomi di probabili candidati
CORIGLIANO-ROSSANO – Lavorare attorno a un programma elettorale è lo strumento politico assoluto per presentarsi all’elettorato con una proposta concreta, con le idee chiare e con un obiettivo: vincere e governare. Ma questo è solo in teoria. Perché poi nella realtà occorrono donne e uomini, leader che sappiano sintetizzare quegli stessi programmi e convogliare su di sé la fiducia dei cittadini. Il fatto è che se da un lato i programmi si redigono insieme dall’altro, invece, le leadership hanno bisogno di essere costruite nel tempo. E non tutti hanno capacità e carisma per mettersi a capo di una grande e complessa formazione politica come quella che oggi è il centro destra a Corigliano-Rossano.
Nella grande famiglia conservatrice-liberale jonica da tempo ormai il mantra è la convergenza su una unanime visione programmatica ma tutti sappiamo – soprattutto i diretti interessati – che ogni programma deve muoversi, poi, sulle gambe di una persona. Che non è affatto semplice individuare. La sensazione è che più tempo passi, più difficile sia, alla fine, trovare una convergenza unanime. Questo, nonostante la partita elettorale dei bookmakers potrebbe dare quasi per scontata una vittoria del centro destra unito. Ma non è così semplice e, appunto, così scontato. Anzi.
Qualche settimana fa era stato proprio l’ex sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, che di politica ne mastica da sempre, a dire che Stasi nelle urne si batte al primo turno e con un candidato avversario unitario. Già un’ipotesi di ballottaggio potrebbe rappresentare una Caporetto per una coalizione che gode di una lunga filiera istituzionale e di buone scorte di consenso al suo interno.
La verità – e questo lo sanno anche i dirigenti di partito che in questi mesi si stanno incontrando per tessere le trame elettorali - è che serve un nome. Un’autorità che sappia mettere d’accordo tutti e sappia innanzitutto essere il primus inter pares tra diverse anime a volte anche conflittuali tra loro.
Questo nome, al momento non c’è. Ci sarebbe, invece, così come hanno confermato due illustri esponenti del centro destra locale, il coordinatore cittadino di Forza Italia Giuseppe Turano ed il dirigente locale di Fratelli d’Italia, Guglielmo Caputo - anticipando i temi dell’ultima puntata dell’Eco in Diretta che andrà in onda stasera alle ore 19 -, una lista di nomi. Una rosa in cui sono stati evidentemente inserite tutte le proposte dei partiti sul candidato a sindaco ideale.
Chi ci sia in questa lista ristretta (si parla di 5 nomi) non lo sappiamo. Così come non sappiamo chi materialmente la ha in mano. Sarà scritta a penna o a matita? Sappiamo che non sono nomi della cosiddetta “società civile” ma tutte figure organiche ai partiti. Abbiamo capito anche che in caso di un possibile impasse potrebbero essere messe in campo le “riserve” (che a quanto pare avrebbero generalità molto più altisonanti). Ma la vera domanda è: c'è davvero questa lista di nomi?
E adesso viene il bello perché chi avrà l’ultima parola sulla scelta finale? Quali e quanti compromessi porterà con sé l’individuazione di un leader all’interno del centro destra? Tra l’altro, le forze di Centro Destra si trovano oggi nelle condizioni di poter rivendicare ognuna qualcosa di importante facendo leva sui propri risultati elettorali. L’entusiasmo di una vittoria potrebbe facilitare le scelte, il discernimento e la cernita finale. Il vero problema è che non c’è più molto tempo. Anche perché un qualsiasi nome per essere vincente deve entrare tra la gente e farsi amare. E per fare questo occorre tempo.