Incapacità di spesa della regione: Chiarello si scaglia contro la burocrazia calabrese
Il sindaco di Campana: «Non sono a conoscenza in Italia di tempi così rapidi di esecuzione. Sembra una soluzione escogitata dalla politica regionale per scaricare l'onere sui Sindaci»
CAMPANA – Il sindaco di Campana, Agostino Chiarello, esprime il suo disappunto sulle tempistiche richieste dalla Regione per l’esecuzione dei lavori riguardanti progetti infrastrutturali.
«Il portale Calabria Europa – si legge nella nota - ha pubblicato ad inizio giugno, dopo ben 5 mesi dall'ultimo bando, un'attività di ricognizione relativa all'individuazione di progetti infrastrutturali da presentare entro il 20 giugno; ciò sta a significare che in 15 giorni massimo si sono raccolte le candidature su progetti esecutivi immediatamente cantierabili su obiettivi specifici, rimodulate al prezziario vigente, quindi approvati con delibera di giunta solo nel mese di maggio, essendo il prezziario regionale di aprile ma pubblicato sul B.U.R.C. il 2 maggio 2023. L'attività di ricognizione in oggetto prevede di presentare progetti da 150.000 a 1.000.000 € che debbano essere conclusi insindacabilmente dal punto di vista finanziario, incluso il certificato di esecuzione dell'opera, entro il 10 dicembre 2023».
«Non essendo tale attività di ricognizione un bando, l'amministrazione regionale si riserva di adottare, a suo insindacabile giudizio, i successivi atti di definizione, per cui non abbiamo certezza dei tempi di assegnazione dei beneficiari tramite graduatoria e quindi non siamo in grado di quantificare i tempi di inizio in cui avviare le attività amministrative propedeutiche. Inoltre, se per progetti sotto soglia dei 500.000 € il nuovo Codice degli Appalti ha stabilito procedure più snelle e dinamiche, per progetti superiori a 500.000 € il Codice degli Appalti prevede comunque come modalità di gara più celere possibile un'attesa di almeno 15 giorni; dopo bisogna verificare i requisiti dell'azienda vincitrice, con tanto di richieste ad ANAC, per cui i tempi di risposta non dipendono dall'ente, e poi bisogna necessariamente provvedere all'efficacia del provvedimento. Dopodiché bisogna aspettare almeno 35 giorni per la stipula dei contratti. Insomma, tempistiche enormi che comprimerebbero i tempi di realizzazione rendendo impossibile tenere fede a quanto riportato nell'allegato 2, vale a dire una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui il Sindaco ed il Responsabile di Procedimento si assumono la responsabilità di garantire la chiusura finanziaria, ivi incluso il certificato di regolare esecuzione, entro il 10 dicembre 2023, rischiando nel caso non si dovessero rispettare i tempi una causa penale ai sensi dell'art. 46 e dell'art. 47 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000».
«Qualcuno fortunato come me – ha commentato il Sindaco di Campana Agostino Chiarello - si è ritrovato a maggio ad approvare in giunta un paio di progetti esecutivi redatti sulla base di due precedenti progetti definitivi realizzati nel 2022, ma altrimenti chi mai sarebbe riuscito ad entrare in una finestra di tempo così limitata se non fosse stata data un'imbeccata da parte di qualcuno a conoscenza del bando? Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Sarebbe il caso di valutare se questo tipo di attività non sia la soluzione escogitata dalla politica regionale per camuffare le proprie incapacità di spesa, addossando la colpa a quei Sindaci che imprudentemente per lavori sopra soglia di 500.000 € si sono presi l'onere di dichiarare chiuso il lavoro entro il 10.12.2023. Personalmente, avendo presentato due diversi progetti, a quello di importo sotto i 500.000 € ho allegato tutta la documentazione richiesta, ma a quello di quasi un milione di euro non ho controfirmato l'allegato 2, perché i tempi richiesti di chiusura dell'opera, non essendoci certezza neppure di quando la procedura possa essere avviata, non possono essere in alcun modo rispettati».
«Nella mia memoria di amministratore e di tecnico – prosegue - non sono a conoscenza in Italia di tempi così rapidi di esecuzione lavori, per cui non posso mettere a rischio penalmente il mio Responsabile Tecnico facendogli controfirmare un atto che so già in partenza non possa essere rispettato. Sicuramente su questo progetto sarò depennato dalla graduatoria per documentazione incompleta, non essendo stato inserito il famigerato allegato 2, ma poi valuteremo nelle sedi opportune se le condizioni di partecipazione hanno rispettato i principi fondamentali della correttezza e della buona gestione amministrativa».