«Delmastro alimenta le speranze sull’istituzione del tribunale di Co-Ro»
Rapani (FdI): «Si riparerebbe ad uno scippo perpetrato ai danni di una grande città ed un territorio di oltre duecentomila abitanti»
CORIGLIANO ROSSANO - «La visita del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove in Calabria è stata importante per molteplici fattori. Dagli incontri coi direttori e la polizia penitenziaria negli istituti di reclusione della provincia di Cosenza, dove ha rassicurato sul rafforzamento delle piante organiche, alla revisione della geografia giudiziaria che ha lasciato una cicatrice indelebile nella Calabria del nord est con la soppressione del tribunale di Rossano».
È quanto dichiara il senatore di Fratelli d'Italia e membro della Commissione Giustizia.
«Il sottosegretario – spiega - ha aperto chiaramente alle nuove opportunità, definendo fallimentare, a nome del Governo, la riforma Severino che ha allontanato la legalità dai territori. Il sottosegretario alla Giustizia ha sottolineato come il Governo Meloni abbia intenzione di rivedere la geografia giudiziaria e, nel caso specifico della Sibaritide, anche sotto mia costante sollecitazione, l'opportunità di istituire il nuovo tribunale di Corigliano Rossano che oggi rappresenta la prima città della provincia di Cosenza, la terza in termini demografici della Regione Calabria e la prima per estensione territoriale».
«L'obiettivo del Governo, per come riferito da Delmastro, è quello non di ripristinare tribunali e singole procure, ma di creare aree vaste in cui si possano aprire nuovi presidi di giustizia sulla base di una geografia di competenza e in un'area omogenea che presenti medesimi problemi, omogeneità socioeconomico e culturali, con il fine di riportare sui territori la presenza dello Stato. In questa direzione, senza tema di smentita, Andrea Delmastro ha concluso affermando come sia certamente più importante riaprire un tribunale e una procura in Calabria che altrove. E sia ben inteso che la riapertura di un tribunale nella Sibaritide, non comprometterà nessun altro presidio. Semplicemente si riparerebbe ad uno scippo perpetrato ai danni di una grande città ed un territorio di oltre duecentomila abitanti».