1 ora fa:Ottantanovenne operato con successo per rari tumori sincroni a stomaco e retto
19 ore fa:Le Lampare Bjc si scagliano contro «Il capitolato che non c'è»
3 ore fa:Verso la nuova Statale 106: un popolo di manovali senza alcuna specializzazione
2 ore fa:Riserva Naturale di Castrovillari, le Associazioni scrivono ad Occhiuto
57 minuti fa:Fondo Concilia per Disabili, l'ombra dei tagli oscura una buona notizia
4 ore fa:Il GT Arberia-Esaro-Pollino del M5S partecipa alla manifestazione regionale per la sanità pubblica
19 ore fa:Flavio Stasi: «Servono risorse da storicizzare, non scaricabarili»
17 ore fa:Il "passaggio" di Leone XIV da Rossano: «Ci affiancò nella fondazione del monastero»
26 minuti fa:Amministrative in Calabria, Italia Viva ha scelto di sostenere liste di centro sinistra
3 ore fa:Il messaggio di gioia dell'Arcivescovo Aloise per l'elezione di Papa Leone XIV

Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, Orrico (M5s): «La variante al Pob Fase 2 pericolosa per i cittadini e per l'ambiente»

1 minuti di lettura

CROTONE - La deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico si dice preoccupata per ciò che riguarada la variante al Pob fase 2.

«Il prossimo 9 febbraio – afferma in una nota - si terrà una nuova, l'ennesima, Conferenza dei servizi riguardante la bonifica del Sin Crotone-Cassano-Cerchiara e l'impressione è che, visto l'ordine del giorno, le premesse siano preoccupanti per la salute pubblica e per l'ambiente».

«Infatti – prosegue Orrico – oggetto dell'incontro indetto dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica sarà una variante al Progetto operativo di bonifica Fase 2. Una rimodulazione allo studio che andrebbe a disconoscere gli accordi presi nel 2019 alla stipula del Pob Fase 2 che prevedeva, da parte di Eni, l'asporto ed il trasferimento, fuori dalla regione Calabria, di tutti i rifiuti della bonifica pericolosi per la salute dei cittadini crotonesi e per l'ambiente circostante».

«Ora, invece, Eni proporrebbe di 'tombare' parte del sito industriale della città pitagorica trasferendo il resto a distanza di pochi chilometri, ovvero in una discarica privata detta Columbra, adiacente tre zone abitate: il centro di Crotone, il quartiere Papanice, il comune di Cutro. Non proprio una soluzione rassicurante».

«Purtroppo – continua l'esponente pentastellata – la problematica del Sin Crotone-Cassano-Cerchiara, ormai presente da oltre venti anni nell'elenco delle aree più inquinate del nostro Paese nonostante alcuni studi condotti colleghino l'inquinamento con morti e tumori e nonostante la bonifica dell'area industriale sia riconosciuta anche da una sentenza del Tribunale di Milano passata in giudicato che ha condannato Eni al pagamento della somma, già versata, di 72 milioni di euro per il danno ambientale provocato nelle zone interessate, rimane pericolosamente indefinita».

«Ecco perché – conclude – proseguendo il lavoro svolto nella scorsa legislatura dalla collega Barbuto e rispondendo all'appello di una diplomanda dell'ITE del Polo di Cutro, ho voluto depositare una interrogazione parlamentare rivolta al ministro Pichetto Fratin per capire che intenzioni abbia il governo sulla vicenda e se voglia, davvero, da un lato salvaguardare la salute dei cittadini e l'ambiente dove vivono e dall'altro non pregiudicare lo sviluppo di un territorio ricco di risorse».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.