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Nessuna sorpresa, da oggi il comune di Corigliano-Rossano ha un proprio Statuto: è stato approvato a maggioranza.

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CORIGLIANO-ROSSANO - Nessuna sorpresa. Lo Statuto della città di Corigliano-Rossano è stato approvato questo pomeriggio con i soli voti dei consiglieri di maggioranza e di quello del consigliere di minoranza, Costantino Baffa. Il documento più importante per la vita politico-amministrativa della città, nata nella primavera del 2018, non è riuscito a raccogliere l’unanimità dei consensi.

Dicevamo, nessuna sorpresa, perché quanto si è verificato quest’oggi nel salone degli specchi del castello ducale di Corigliano, era ampiamente previsto. Nelle oltre tre ore di dibattito si è consumato quello scontro, tra maggioranza e minoranza, che qualcuno nei giorni scorsi aveva cercato di evitare. Pomo della discordia, e non solo, l’articolo 13 dello Statuto, che si occupa delle forme di decentramento amministrativo, e più in particolare dei “municipi”.

L’attacco sferrato dal consigliere di opposizione, Vincenzo Scarcello, è stato durissimo, perché ad un certo punto ha parlato di «falsificazione delle carte». Il riferimento era al testo di alcuni dei 44 articoli dello Statuto, letti in apertura dei lavori dal presidente del consiglio, Marinella Grillo. Scarcello si è detto «infastidito» del modo come venivano condotti i lavori del consiglio, ed in particolare l’esponente dell’opposizione ha puntato l’indice sul testo letto dalla Grillo che, a giudizio del capogruppo di Opposizione, in alcuni articoli era diverso da quello votato nei due consigli comunali precedenti.

«Oggi – ha detto Scarcello – stiamo votando un testo diverso. Ecco perché non mi piace come vengono condotti questi lavori. In quanto prima dovevano essere illustrate le modifiche apportate al precedente testo, per poi essere messe ai voti. Invece tutto ciò non sta avvenendo».

In precedenza era intervenuto il prof Sandro Amorosino, uno dei componenti il gruppo degli esperti nominati due anni fa e che hanno collaborato con la commissione statuto. L’esperto ha difeso il lavoro fatto, affermando che la carta promuove la partecipazione democratica dei cittadini. Alle accuse lanciate dal consigliere Scarcello, Amorosino ha risposto che nulla era stato cambiato nel testo licenziato nel precedente consiglio comunale, ma si è soltanto cercato di armonizzare il testo. Si è sviluppato poi il dibattito nel corso del quale si sono alternati consiglieri di maggioranza e di minoranza, nell’ordine: Titti Scorza, Mattia Salimbeni, Isabella Monaco, Pietro Mingrone, Gennaro Scorza, Giuseppe Di Vico, Raffaele Vulcano, Aldo Zagarese, Luigi Promenzio, Giuseppe Pugliese e Domenico Rotondo.

Nel mentre i consiglieri di maggioranza hanno difeso a spada tratta il lavoro fatto dalla commissione statuto nel corso di 27 sedute, lavoro che ha partorito il migliore statuto attualmente possibile per la nuova città, invitavano i consiglieri di minoranza a non arroccarsi su posizioni definite «pretestuose», e quindi a votare il documento. Quelli di opposizione, invece, nel condividere quanto fatto rilevare in apertura dal consigliere Scarcello, rimarcavano le carenze di democrazia presenti nella magna carta, invitando, lo ha fatto il consigliere Zagarese, a rinviare, anche nel breve periodo il consiglio, per fare in modo di trovare una intesa comune ed evitare così il voto a maggioranza.

Appelli che, sia da una parte e sia dall’altra, sono caduti nel vuoto.

È stato il sindaco, Flavio Stasi, a chiudere il dibattito prima del voto. Il primo cittadino è stato abbastanza duro nei confronti di una opposizione che Stasi a accusato di avere ordito in tutte e 27 le sedute della commissione un disegno diretto ad ostacolare il percorso che doveva portare al varo dello Statuto. «Noi – ha affermato il sindaco – abbiamo fatto di tutto per venire incontro alla minoranza. Ma, a conti fatti, tutto è risultato inutile. Oggi l’ostruzionismo è stato punito».

A proposito poi delle critiche lanciate verso il modo di amministrare da parte dell’attuale esecutivo, Stasi senza mezzi termini ha detto: «Noi stiamo lavorando perché abbiamo una visione ben chiara di città. È ovvio che operando possiamo commettere degli errori, però stiamo lavorando e bene». Prima di concludere il sindaco ha voluto commentare quanto si stava per verificare, di li a poco, in consiglio: «Oggi – ha detto Stasi – si è consumato l’ennesimo atto di poco amore nei confronti della città. Noi oggi ci assumiamo la responsabilità di approvare lo Statuto».

Erano le 14.50 di oggi sabato 25 febbraio 2023 allorquando il presidente Grillo metteva ai voti lo Statuto che, come dicevamo, è stato approvato a maggioranza. Tutto ciò, è inutile nascondersi dietro ad un dito o a frasi di circostanza, è un grave smacco nei confronti della città unica.  

Giacinto De Pasquale
Autore: Giacinto De Pasquale

Classe 1958, ha profondo rispetto per il lettore, da qui il motto “prima la notizia e poi il resto”. Giornalista dal 2002. È dal lontano 1976 che inizia a scrivere sul “Giornale di Calabria” di Pietro Ardenti. Inizialmente si occupa solo di cronache sportive. Sempre dal 1976 con “Radio Libera Corigliano” e poi con varie emittenti quali TLC, Video Erre e TeleA1 Corigliano. Nel corso degli anni si occupa anche di cronaca nera, politica e culturale. Ha collaborato con Gazzetta dello Sport, Gazzetta del Sud e Il Quotidiano della Calabria. È direttore della prestigiosa rivista culturale “Il Serratore” e gestisce il blog ilcoriglianese.it. Nel 2014 è nella redazione fondante de “L’Eco dello Jonio”. Oggi ritorna con l’entusiasmo di chi sa che fare informazione in questa nostra terra di Calabria è difficile, ma grazie all’Eco dello Jonio tornerà a raccontare in maniera sincera quello che accade, per contribuire alla crescita sociale e culturale di questo nostro fantastico territorio