«Il problema del Sud non è l’autonomia differenziata, ma i cattivi amministratori»
Saccomanno (Lega): «Invece di inutili polemiche bisogna impegnarsi affinchè si proceda immediatamente alla determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazione. L'autonomia differenziata è una grande opportunità»
CATANZARO - «Tanto clamore per nulla. Tanta ignoranza e polemiche inutili. L'autonomia differenziata è una possibile grande opportunità per i buoni e validi amministratori. Cioè, per coloro che hanno e dimostrano una corretta gestione amministrativa ed hanno la vista lunga per operare delle corrette strategie. Chi si lamenta vuol dire che non ha compreso o non vuole comprendere la fondamentale portata della norma. D'altro canto, sarebbe folle pensare che si sta operando in danno del Sud. La verità, e dobbiamo dirla tutta, è che il Sud si è fatto male da solo per tanta incapacità politica ed amministrativa. Basta ricordare le tante risorse restituite per insufficienza di spesa! E, quindi, peggio di oggi non si può andare!».
Lo afferma Giacomo Francesco Saccomanno dopo l'incontro di ieri con il partito e gli eletti, nel quale si è approfondito il tema dell'autonomia differenziata.
«E, allora, veniamo alla questione. Il Sud ha tutte le caratteristiche e potenzialità per poter crescere, ma ha bisogno di amministratori capaci e di una politica chiara e costruttiva. Il gap esistente poteva essere già colmato se fossero state adoperate adeguatamente tutte le risorse messe a disposizione del Meridione. Ma queste non si sono convenientemente utilizzate. Ora è possibile, se i nostri amministratori comprendono che deve annullarsi la parola "annunci" e si deve passare ad una amministrazione concreta, condivisa e con una strategia manageriale. Ed ecco, che invece di inutili polemiche bisogna impegnarsi affinchè si proceda immediatamente alla determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazione (Lep), che stabiliranno il fabbisogno minimo di spesa per assicurare i servizi imprescindibili per i cittadini. Se tali livelli saranno realizzati concretamente il Sud potrà risorgere. L'importante è che si riveda la spesa storica e si proceda, invece, alla indispensabile perequazione».
«Bisogna solo stare attenti sulla attività della Commissione paritetica Stato-Regione e chiedere uomini esperti e parità di partecipazione tra Nord e Sud. È veramente assurdo seguire molti giornali che affermano, inverosimilmente, che l'autonomia verrà a creare un sistema sanitario buono solo per i ricchi! A parte che la sanità è un disastro in Calabria senza che ci sia l'autonomia, non si comprende su quali basi concrete i giornalisti possano affermare ciò! A parte la forte spinta nazionalista presente nel Governo, la partita vera si gioca sulla perequazione. Se questa avviene correttamente non vi sarà alcun problema per il Sud, ma anzi si potrà risalire e ripartire quasi con le stesse condizioni delle altre regioni. Invece di lamentarci costruiamo assieme un sistema che possa parificare le differenze e garantire i servizi fondamentali ed essenziali a tutti i cittadini. Finora il Sud non è stato capace, forse ora qualcosa potrà migliorare. Ma, il problema è sempre lo stesso: avere amministratori capaci, competenti e concreti» conclude.