Foibe, una dolorosa vicenda della storia italiana del novecento a lungo trascurata
Emma Staine e Pietro Molinaro alla Commemorazione a Cosenza. «La storia e i suoi eventi ci insegnano che la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, accrescono solo altro odio e violenza»
COSENZA - «La storia e i suoi eventi ci insegnano che la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, accrescono solo altro odio e violenza. È un impegno di civiltà conservare e rinnovare la memoria, per ricordare sempre che i crimini contro l'umanità non hanno mai alcuna giustificazione. Serve inoltre a ricordare che l'impegno politico di tutti deve basarsi sul rispetto reciproco affinché possa orientare, essere da esempio, alla crescita civile e umana».
È quanto ha dichiarato l'assessora regionale della Lega Emma Staine che ha partecipato alla commemorazione organizzata dal partito.
«Sicuramente sono stati anni bui quelli tra il 1943 e il 1947 quando migliaia di vittime vennero catturate, uccise e gettate nelle cavità carsiche dell'Istria e della Dalmazia, le cosiddette foibe. Una dolorosa vicenda della storia italiana del novecento a lungo trascurata che permette di non dimenticare tutte le cosiddette "pulizie etniche" e di ribadire il valore della pace. Questo deve essere un monito perenne contro le ideologie e i regimi totalitari che negano i diritti fondamentali della persona».
«L'Italia ha saputo reagire a queste sciagure in modo democratico con i principi e valori della Carta Costituzionale di cui quest'anno ricorre il 75° anno dalla promulgazione. I nostri Padri Costituenti hanno fissato con l'illuminante art. 3 della Costituzione "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali"». Questo quanto dichiarato dal Consigliere Regionale della Lega Pietro Molinaro che è intervenuto alla commemorazione a Cosenza.