Fusione Cassano-Castrovillari, quali sono le reali motivazioni alla base di questo lungimirante progetto?
Italia del Meridione chiede un confronto con Papasso. Il partito ha espresso una posizione favorevole ai processi di fusione, ma "no" alla gestione avventata, a freddo e non programmata di questi processi
CASTROVILLARI - «È di questi giorni la notizia, mezzo stampa, che si sta lavorando per la fusione di Cassano-Castrovillari, creando così un nuovo asse nella zona Sibaritide – Pollino. Un progetto ambizioso quello proposto dal sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso, che ben fa a guardarsi intorno, per creare alleanze non solo politiche ma sinergie economiche, strutturali e culturali».
È quanto si legge in una nota stampa di Italia del Meridione che così continua: «Il tema della fusione e delle unioni dei comuni è sempre più presente nel confronto pubblico/istituzionale, c’è chi ne sottolinea i lati negativi come nel caso di Corigliano – Rossano e c’è invece chi lo esalta, soprattutto chi lo ha sperimentato nei comuni del Nord.
L’Italia del Meridione, da parte sua, ha da sempre sostenuto la necessità di un’ampia riforma del sistema delle autonomie locali e lo stesso fondatore Orlandino Greco da consigliere regionale è stato depositario di una proposta di legge sul riordino territoriale delle circoscrizioni comunali con la volontà di mettere in campo non solo strumenti di incentivazione economica, soprattutto per l’aggregazione dei piccoli comuni, ma riscrivendo le regole regionali che disciplinino la fusione dei Comuni nell’ambito di una più ampia riforma del sistema delle autonomie locali calabresi».
«Le infrastrutture stradali disastrate, gli scarsi fondi per il sociale, le disattenzioni economiche verso la scuola e la sicurezza municipale, l'assenza della manutenzione infrastrutturale, le opere incompiute, la trascuratezza del trasporto pubblico locale, l’incapacità di avviare progetti innovativi e la mancanza di servizi di prima istanza costituiscono i gap di funzionamento dei Comuni, favoriti dalla eccessiva frammentazione amministrativa municipale, generatrice di una crescente polverizzazione delle risorse disponibili, nei confronti della quale occorre opporre un complesso organico di norme funzionali ad assicurare un corretto riordino territoriale.
IdM si batte da tempo per colmare i divari tra Nord e Sud, ma a ben vedere nella stessa Calabria esistono divari profondi dovuti alla morfologia dei territori, alle tradizioni locali, alle vocazioni naturali dei territori perché ogni territorio è legato alla sua storia e alle sue tradizioni».
«I vertici di Italia del Meridione hanno espresso in diverse occasioni la posizione favorevole ai processi di fusione, così come è stato più volte sottolineato il “no” alla gestione avventata, a freddo e non programmata di questi processi. Non può essere l’esempio di Corigliano e Rossano ad imprimere un’accelerata a una qualsiasi altra fusione relativa ad una realtà territoriale completamente differente, ogni processo di conurbazione ha una sua storia, un suo percorso. Come del resto non può esserlo nemmeno la prospettiva di coprire buchi di bilancio con contributi economici una tantum, non è certo così che si risana la struttura economica di un ente locale».
«La fusione tra comuni è un processo sociale complesso che influenza il valore identitario dei luoghi e delle comunità, offre nuovi scenari di crescita e di sviluppo, riscrive l’organizzazione amministrativa degli enti locali e si pone come ponte di collegamento tra passato e futuro, tra unione e unità, tra autonomia e condivisione. Vogliamo, pertanto, rivolgere un formale invito al primo cittadino della Città di Cassano Jonio per un confronto politico e di discussione, per capire quali siano le reali motivazioni alla base di questo lungimirante progetto che coinvolgerebbe la nostra città di Castrovillari».