Ai Giovedì della Politica dei Giovani democratici si è parlato di scuola
La nuova generazione Dem di Corigliano-Rossano critica la posizione del Governo contro gli scioperi stuidenteschi e condanna i pesanti tagli («di ieri e di oggi») alla formazione
CORIGLIANO-ROSSANO - Tornano a riunirsi, ormai in modo puntuale e periodico, i Giovani Democratici di Corigliano-Rossano nei i loro appuntamenti di confronto dei "Giovedì della politica". Nell'ultimo appuntamento settimanale si è discusso di scuola e di partecipazione giovanile alla politica.
L'incontro, aperto agli iscritti, è stato introdotto dal Segretario cittadino del PD, Francesco Madeo, che ha espresso apprezzamento per il lavoro e la partecipazione dei GD alla vita politica della città, auspicando un maggiore coinvolgimento dei giovani alla vita attiva della città così che la loro freschezza e visione possano contribuire a cambiarla e renderla migliore. «La scuola - ha detto Madeo - deve aiutare questo percorso, sviluppando l'interesse e le capacità critiche dei giovani studenti, continuando ad essere luogo di crescita culturale ma, anche, di maturazione politica». Da parte sua, invece, il Pd «continuerà a stare vicino ai Giovani Democratici per farli diventare protagonisti della vita politica cittadina e attori del cambiamento e del riscatto di questo territorio».
Giulio Quero, Segretario dei Giovani Democratici, nel suo intervento, ha focalizzato l'attenzione sul tema "scuola”, partendo dalla presa di posizione del Ministro dell’Istruzione contro lo sciopero come strumento di lotta studentesca, sostenendo che invece rappresenta l’unica arma che gli studenti hanno a disposizione per far sentire la propria voce, per manifestare il proprio pensiero, per chiedere ascolto.
«Un Ministro che pone l’umiliazione come fattore fondamentale della crescita della personalità - ha detto Quero - come principio pedagogico. Assolutamente inaccettabile perché non c’è alcun valore educativo nell’umiliazione. Non è con questa che si creano i cittadini del domani, ma con la cultura e con l’umanità. Ha, inoltre, messo in evidenza i tanti problemi della scuola: stipendi dei docenti, percorsi di alternanza scuola-lavoro, sicurezza, metodologie didattiche, classi troppo affollate, programmi vasti, precariato, discontinuità scolastiche. Questioni da affrontare e discutere nelle assemblee d'istituto».
È intervenuta, poi, la responsabile Scuola dei GD, Alessia Lapietra, che nel suo intervento ha sottolineato come i giovani, spesso e volentieri, vengano sottovalutati, catalogati come “vagabondi”, privati dei mezzi utili e necessari per accrescere la propria cultura, essere studenti modello e talentuosi e diventare professionisti e cittadini responsabili del domani.
Ha inoltre sottolineato che il ruolo della scuola italiana, soprattutto di quella pubblica, accessibile a tutti senza distinzioni, deve essere quello di creare menti libere, pensanti e critiche. «Compito importante e fondamentale - ha aggiunto Lapietra -, eppure la scuola viene collocata all’ultimo posto nella piramide dell’importanza, come testimoniano i continui e pesanti tagli, passati e presenti, subiti dalla scuola pubblica che, di fatto, aumentano sempre di più il divario tra l’Istruzione pubblica e quella privata, e i divari tra Nord e Sud. E a nulla serve accorpare Istituti e chiudere scuole se non a mettere toppe a enormi buchi da cui continuano a fuoriuscire fiumi d’acqua. Tutti problemi che devono essere affrontati e risolti, dando dignità alla scuola e la dovuta importanza ai giovani, futura classe dirigente di questo Paese».
Infine, appassionato è stato l'appello del vice segretario GD, Giuseppe Fazio, sull’importanza dell’attivismo e della partecipazione giovanile nella vita politica della città di Corigliano-Rossano. Attivismo e partecipazione, guidati dall'amore sconfinato per la propria terra e basati su tre parole chiave: progresso, sviluppo e uguaglianza, per centrare l'obiettivo di contribuire a fare il bene comune e l'interesse generale del nostro territorio e riaccendere quella passione politica che, oggi, purtroppo, arde fievolmente.