11 ore fa:Disastro ambientale alla discarica di Pipino, due tecnici sospesi dall'attività
12 ore fa:Straface su sospensione neuropsicomotricità a Cariati: «A dicembre avviso per il reclutamento»
8 ore fa:Regolamento sui dehors a Trebisacce, l'opposizione incalza: «Nulla di nuovo sotto il sole»
7 ore fa:Rincaro biglietti ferroviari, il Gruppo Pd: «La Calabria rischia di restare isolata per le festività»
11 ore fa:Sport, affettività e multiculturalità: gli asset educativi del Polo per l'Infanzia Magnolia
9 ore fa:Approvato il progetto di messa in sicurezza della strada Calano-Ferulia a Caloveto
1 ora fa:Torna a tremare la terra in Calabria: scossa di magnitudo 4.2
8 ore fa:Il Revisore boccia il documento della Giunta Minò, L'Alternativa C'è: «Contiene dati falsati»
9 ore fa:Depotenziamento centrale Mercure, territori del Pollino sul piede di guerra
7 ore fa:Il Comprensivo Rossano 1 è tra le 13 scuole in Italia del progetto "A scuola di OpenCoesione"

Sulla questione degli ospedali chiusi in Calabria è bagarre tra Baldino (M5s) e Loizzo (Lega)

1 minuti di lettura

ROMA – Riportiamo le dichiarazioni dell'onorevole Baldino (M5s) in risposta a quanto detto dall'onorevole Loizzo (Lega) nel corso della discussione generale, alla Camera dei Deputati, sulla conversione in legge del Decreto Calabria.

«Chiudere un ospedale pubblico – afferma Baldino - conduce alla morte. In Italia negli ultimi 10 anni sono stati tagliati ben 37.000 posti letto. Centinaia sono stati gli ospedali pubblici chiusi. Di questi, neanche a dirlo, 18 erano in Calabria. Sono stati chiusi per effetto del piano di rientro voluto dal centrodestra. Ieri sono intervenuta in aula per ricordare tutto il dolore dei calabresi e degli italiani che pagano sulla propria pelle, con viaggi della speranza, i tagli alla sanità pubblica, i danni del commissariamento regionale e il fallimento del regionalismo sanitario». 

«La politica regionale - aggiunge la deputata pentastellata - ha usato la sanità come bancomat. Era mio dovere, come rappresentante dei cittadini, ricordarlo a chi quelle scelte le ha fatte. Era mio dovere ricordare i nomi e i volti dei tanti cittadini costretti a fuggire verso il nord per curarsi. Era mio dovere restituire dignità a quei territori indebitante scippati di servizi sanitari. La risposta della maggioranza è avvenuta per bocca dell'Onorevole Loizzo, mia conterranea, che per tutta risposta mi ha ricordato che loro considerano molti di quei 18 ospedali pubblici chiusi, inutili: "ospedali della morte" li ha chiamati. Chissà cosa ne pensano i suoi elettori!». 

«Tanto erano inutili quegli ospedali, che solo grazie all'ostinazione di un gruppo di cittadini, oggi l'ospedale di Cariati ambisce alla riapertura. Tanto erano inutili che ben 3 sentenze hanno decreto la riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare. Solo per citare 3 degli ospedali chiusi, in attesa di riapertura. Quello alla salute è un diritto individuale.  Un interesse della collettività. Chiudere un ospedale pubblico, questo si conduce alla morte. Era mio dovere ricordarlo. È nostro dovere rivendicarlo» conclude Baldino.

In replica all'intervento di Baldino, ecco quanto ha affermato Loizzo: «Ho già risposto in aula alla collega Vittoria Baldino sottolineando come le sue polemiche fossero sterili. Baldino parla di 18 ospedali chiusi ma tutti gli ospedali saranno riaperti e riconvertiti, come ho precisato nella risposta in aula in sua assenza. Mi preme ricordare che, prima del novembre 2021, era stata negata al Presidente della Regione anche a Mario Oliverio, la possibilità di essere commissario del piano di rientro. Nell'ultima legislatura il Movimento cinquestelle, di cui l'onorevole Baldino fa parte, è stato sempre al governo e ha nominato una marea di commissari che non hanno prodotto nulla per la sanità calabrese che oggi, invece, grazie ad Occhiuto, sta cambiando volto».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.