24 minuti fa:Pietrapaola celebra l'Assunta e la tradizionale Festa dell’Ospite
2 ore fa:Consegnati i premi “Il gusto dell’eccellenza”. Ecco i nomi dei vincitori
4 ore fa:L'idea dell'Albergo Diffuso di Kihlgren rimbalza sul Sole24Ore
5 ore fa:Ferragosto da overbooking: Sibaritide tutta esaurita, spiagge e hotel al top
54 minuti fa:Da Co-Ro a Chicago, Bevacqua presenta il suo libro "La Transmondanza: un nuovo concetto di migrazione e opportunità"
1 ora fa:Mormanno, nasce il Presidio Rurale AIB dei Vigili del Fuoco
3 ore fa:«La giustizia sociale e i bisogni della popolazione, unici fari a guidare il nostro impegno politico»
2 ore fa:Co-Ro, guasto sulla linea elettrica Enel che serve l'impianto idrico di contrada Santa Lucia
4 ore fa:Stasera al Frederick on the beach arrivano i Gemelli Diversi
1 ora fa:Paludi, Cortese sviscera le problematiche più "calde" che affliggono il borgo

Sulla questione degli ospedali chiusi in Calabria è bagarre tra Baldino (M5s) e Loizzo (Lega)

1 minuti di lettura

ROMA – Riportiamo le dichiarazioni dell'onorevole Baldino (M5s) in risposta a quanto detto dall'onorevole Loizzo (Lega) nel corso della discussione generale, alla Camera dei Deputati, sulla conversione in legge del Decreto Calabria.

«Chiudere un ospedale pubblico – afferma Baldino - conduce alla morte. In Italia negli ultimi 10 anni sono stati tagliati ben 37.000 posti letto. Centinaia sono stati gli ospedali pubblici chiusi. Di questi, neanche a dirlo, 18 erano in Calabria. Sono stati chiusi per effetto del piano di rientro voluto dal centrodestra. Ieri sono intervenuta in aula per ricordare tutto il dolore dei calabresi e degli italiani che pagano sulla propria pelle, con viaggi della speranza, i tagli alla sanità pubblica, i danni del commissariamento regionale e il fallimento del regionalismo sanitario». 

«La politica regionale - aggiunge la deputata pentastellata - ha usato la sanità come bancomat. Era mio dovere, come rappresentante dei cittadini, ricordarlo a chi quelle scelte le ha fatte. Era mio dovere ricordare i nomi e i volti dei tanti cittadini costretti a fuggire verso il nord per curarsi. Era mio dovere restituire dignità a quei territori indebitante scippati di servizi sanitari. La risposta della maggioranza è avvenuta per bocca dell'Onorevole Loizzo, mia conterranea, che per tutta risposta mi ha ricordato che loro considerano molti di quei 18 ospedali pubblici chiusi, inutili: "ospedali della morte" li ha chiamati. Chissà cosa ne pensano i suoi elettori!». 

«Tanto erano inutili quegli ospedali, che solo grazie all'ostinazione di un gruppo di cittadini, oggi l'ospedale di Cariati ambisce alla riapertura. Tanto erano inutili che ben 3 sentenze hanno decreto la riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare. Solo per citare 3 degli ospedali chiusi, in attesa di riapertura. Quello alla salute è un diritto individuale.  Un interesse della collettività. Chiudere un ospedale pubblico, questo si conduce alla morte. Era mio dovere ricordarlo. È nostro dovere rivendicarlo» conclude Baldino.

In replica all'intervento di Baldino, ecco quanto ha affermato Loizzo: «Ho già risposto in aula alla collega Vittoria Baldino sottolineando come le sue polemiche fossero sterili. Baldino parla di 18 ospedali chiusi ma tutti gli ospedali saranno riaperti e riconvertiti, come ho precisato nella risposta in aula in sua assenza. Mi preme ricordare che, prima del novembre 2021, era stata negata al Presidente della Regione anche a Mario Oliverio, la possibilità di essere commissario del piano di rientro. Nell'ultima legislatura il Movimento cinquestelle, di cui l'onorevole Baldino fa parte, è stato sempre al governo e ha nominato una marea di commissari che non hanno prodotto nulla per la sanità calabrese che oggi, invece, grazie ad Occhiuto, sta cambiando volto».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.