«Incrementare la dotazione finanziaria destinata alla Statale 106, portandola a 9 miliardi in 10 anni»
È quanto prevede l'emendamento, a prima firma Baldino (M5s), per modificare l'articolo 88 della manovra di bilancio, dedicato a questa fondamentale arteria stradale del sud
ROMA – «Per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari – Catanzaro della strada statale 106 Jonica è autorizzata la spesa complessiva di 8.950 milioni di euro, di cui 800 milioni di euro per l'anno 2023, 850 milioni di euro per l'anno 2024, 1.000 milioni di euro per l'anno 2025 e 900 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2032».
È quanto prevede l'emendamento, annunciato nei giorni scorsi, a prima firma Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S alla Camera dei Deputati, per modificare l'art. 88 della manovra di bilancio, dedicato alla statale 106.
«Anas – rincara Baldino - ha depositato il progetto di fattibilità tecnico economico, corredato di analisi approfondite, per tutta la tratta Sibari – Catanzaro, al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Valore del progetto, oltre 8 miliardi. Rispetto ai previsti 3 miliardi indicati nel def 2022, e oggi autorizzati dalla manovra di bilancio, mancherebbero all'appello circa 5 miliardi».
«L'approvazione del progetto – prosegue Baldino - comporta l'immediata appaltabilità dell'opera».
«Questo non significa, certo – precisa Baldino – vedere subito i cantieri aperti. L'impresa aggiudicatrice dovrà redigere il progetto definitivo, poi quello esecutivo, e chiedere i necessari pareri e autorizzazioni. Secondo una stima tecnica dalla concessione dell'appalto alla conclusione dei lavori occorrerebbero 10 anni. Da qui, dunque, l'emendamento alla legge di bilancio, perché incrementi la dotazione finanziaria destinata alla statale 106, portandola a quasi 9 miliardi, e perché tali stanziamenti siano spalmati in 10 anni, piuttosto che 15 come vuole oggi il governo».
«Le risorse – conclude Baldino - per i primi 3 anni troverebbero copertura negli stanziamenti destinati agli approvvigionamenti militari, mentre quelle indicate dal 2026 al 2032 in azioni di spending review».