Il Parco marino regionale “Secca di Amendolara” è realtà
Approvata la proposta di legge di Straface (FI): «Una tangibile opportunità di valorizzazione delle peculiarità ambientali del sito ed un volano per la valorizzazione turistica dell’intera area di riferimento»
AMENDOLARA - Il Parco marino regionale “Secca di Amendolara” è realtà. Nella seduta odierna del Consiglio Regionale della Calabria è stata infatti approvata la proposta di legge a firma della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface. Si tratta di una importante iniziativa istituzionale, apprezzata anche dall’opposizione, che s’inquadra nel solco delle competenze e del ruolo della Regione Calabria e in piena coerenza e simbiosi con il vigente contesto normativo comunitario e regionale.
«Il Parco marino regionale “Secca di Amendolara” – dichiara, con soddisfazione, Pasqualina Straface – andrà a rappresentare una tangibile opportunità di valorizzazione delle peculiarità ambientali del sito ed un volano per la valorizzazione turistica dell’intera area di riferimento. La scelta del sito allocato sul territorio dell’Alto Jonio Cosentino, in tale contesto, è nient’affatto casuale, ma corrisponde a precisi criteri. Il Parco marino “Secca di Amendolara, difatti, è un’area di notevole interesse paesaggistico calabrese e interessa l’area prospiciente i Comuni di Amendolara, Trebisacce e Villapiana, nella provincia di Cosenza. La Secca si trova a largo della foce del Fiume Crati ed è costituita da scogli a fondale coralligeno che si elevano da una piattaforma costituita principalmente da fango e sabbia fino a circa 27 metri dalla superficie, cima dello scoglio più alto. Recenti indagini condotte dal gruppo di ricerca della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Amendolara, diretta dal Dott. Silvio Greco, e la cui nascita e promozione è stata fortemente voluta dal Presidente Roberto Occhiuto, hanno evidenziato la presenza, nel sito, di banchi di corallo rosso e corallo nero, mai rinvenuti prima nel Mar Ionio. L’istituzione del Parco - aggiunge Straface - rappresenta una grande opportunità che potrà innescare un meccanismo virtuoso che porterà a sviluppare intorno a questo sito una fiorente industria del turismo, fonte di occupazione, sviluppo, economia».
«La Stazione Zoologica di Amendolara rappresenta un centro di ricerca che occupa una delle prime dieci posizioni nella top ten del mondo e, molto presto, ospiterà il più grande acquario del Mediterraneo e una sala didattica destinata alle scuole, nonché a chiunque voglia migliorare le proprie conoscenze sul mare. Così facendo, si apporterà l’adeguato riconoscimento istituzionale ad un sito balzato agli onori della cronaca internazionale per la scoperta inattesa di una colonia di corallo rosso effettuata da Simone Canese e dal personale di Amendolara della Stazione Zoologica. Tale iniziativa legislativa - prosegue Straface - si colloca nel solco dei cinque Parchi marini regionali istituzionalizzati negli scorsi anni dalla Regione Calabria, aventi come obiettivo la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle aree parco. L’istituzione del Parco, pertanto, andrà a configurarsi come una vera e propria svolta nell’ambito dell’opera di tutela e valorizzazione della cosiddetta “Secca di Amendolara”, già oggetto di studi e di ricerche per la sua storia di isola sommersa che la leggenda vuole identificare con la Ogigia narrata da Omero, e farà di Amendolara e dell’intero comprensorio il nuovo epicentro della ricerca mediterranea sulle scienze marine».