Sulla Strada Statale 106 bagarre tra le forze politiche
Non si placano le polemiche sui fondi da destinare alla Statale106. Alecci (Pd): «Indignato per questi provvedimenti», Occhiuto: «Si tratta di uno sforzo epocale»
CALABRIA -Sui fondi da destinare alla S.S. 106 e sulla relativa bozza della legge di bilancio, sembrano alleggiare ancora malumori. In particolare, il consigliere regionale Ernesto Alecci, ritorna sulla questione affermando che «gli annunci di Occhiuto e del Ministro Salvini sulla S.S. 106 sono uno schiaffo ai calabresi ed alle famiglie che hanno perso un loro caro in quella strada ormai nota come “la strada della morte”. 3 miliardi spalmati in 15 anni non indicano una concreta volontà politica di intervenire sull'opera, come magari si è fatto per il ponte Morandi realizzato in soli due anni, vuol dire solo annunci, fumo, vuol dire prendere in giro una comunità, una Regione».
«Tra l'altro - prosegue - i 3 miliardi, che verranno stanziati in 15 anni, sono solo una parte del finanziamento necessario, infatti per il completamento di tutta l'opera ne servono circa 8 miliardi. Lunedì presenterò in Consiglio Regionale un'interrogazione nel merito della S.S.106 ionica. È ora che ai calabresi si dica la verità sullo stato dell'arte e se vi sono o no reali intenzioni di intervento».
In risposta a tali provocazioni, il Presidente della regione Roberto Occhiuto, afferma: «Leggo che il consigliere regionale del Partito Democratico, Ernesto Alecci, si dice “arrabbiato, indignato, sconcertato” perché a suo avviso il finanziamento stanziato dal governo per la Strada Statale Jonica sarebbe “una elemosina”. Ad avercene di elemosine di 3 miliardi di euro…»
E prosegue: «Il Pd - quasi ininterrottamente al governo nazionale negli ultimi 10 anni e per più di un lustro alla guida della nostra Regione (9 dicembre 2014 - 15 febbraio 2020) - non ha mai posto in cima ai suoi programmi il rifacimento della SS 106. Con il centrodestra al governo della Calabria e adesso del Paese, invece, la Statale Jonica è diventata una priorità nazionale. Abbiamo coinvolto in questa battaglia la Cgil, la Cisl e la Uil, il Consiglio regionale ha unanimemente sostenuto l’iniziativa del mio esecutivo regionale, i ministri delle Infrastrutture, Giovannini prima e Salvini poi, hanno accolto le nostre richieste. Ed oggi raccogliamo i frutti di quanto seminato nell’ultimo».
«Lo spiego bene - aggiunge - anche per chi, come il consigliere Alecci, evidentemente non conosce la materia e non ha esperienza nella messa a terra delle grandi opere. La legge di bilancio per il 2023 ha dato concreta attuazione alle previsioni dell’allegato infrastrutture al Def per il 2022, che aveva individuato la SS 106 come ’la priorità’ degli interventi stradali di Anas, al fine di garantire ai cittadini dell’area Jonica il diritto ad una mobilità efficace e sicura. Oltre alle risorse già disponibili per il Megalotto 3, in corso di realizzazione, la manovra ha dunque stanziato 3 miliardi di euro che si aggiungono ai 200 milioni previsti dal Fsc 21-27. Il completamento delle attività di progettazione consentirà di definire il fabbisogno complessivo degli interventi che, dopo la tratta Catanzaro-Crotone, si amplieranno alla Crotone-Sibari e poi al tratto meridionale verso Melito Porto Salvo. Le ulteriori risorse necessarie potranno essere reperite attraverso i fondi strutturali europei 21-27 e il Fsc 21-27 destinati alla Regione Calabria. I flussi temporali dei finanziamenti previsti dalla legge di bilancio potranno essere modulati sulla base dell’effettivo cronoprogramma dei cantieri, sulla base di progetti condivisi con i territori e con modalità realizzative coerenti con gli effettivi fabbisogni di mobilità».
«Le risorse della manovra, dunque, sono scadenzate nel tempo per evitare la possibilità di disimpegnare questi fondi a causa dei tempi tecnici necessari per costruire l’opera. Nei primi anni occorre completare le progettazioni, condividere i tracciati, avere le autorizzazioni e bandire le gare. E per queste attività le risorse del Fsc e quelle previste dalla legge di bilancio sono più che sufficienti. Successivamente i finanziamenti potranno essere efficacemente rimodulati sulla base degli effettivi stati di avanzamento dei lavori, come è già stato fatto per altre grandi opere e per altri settori».
E conclude: «Se il consigliere Alecci avesse letto la legge di bilancio, nel suo paragrafo dedicato alle infrastrutture, forse avrebbe potuto apprezzare come la Strada Statale Jonica sia l’unica grande opera del Paese finanziata con una cifra così importante. Si tratta di uno sforzo epocale, avviato dal governo Draghi su iniziativa del ministro Giovannini, condiviso con la Regione Calabria, e al quale adesso, grazie anche all’impegno del ministro Salvini, il governo Meloni ha dato attuazione. Oggi non dovrebbe essere il giorno delle polemiche, ma della presa d’atto di una straordinaria opportunità cui dare concreta attuazione nei tempi più brevi possibili».