Inserire i condannati per droga in circuiti diversi dal regime carcerario
È una delle proposte di Gratteri sostenuta da Loizzo (Lega). La deputata annuncia una serie di visite nelle carceri calabresi per verificarne lo stato di vivibilità
COSENZA - «Inizierò una serie di visite nelle carceri calabresi per verificare lo stato di vivibilità e trasmettere al ministro Nordio la fotografia reale della situazione esistente».
Lo afferma l'on Simona Loizzo deputato della Lega.
«Ho più volte manifestato solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria che svolgono un lavoro durissimo - dice Loizzo - e che vanno tutelati. Allo stesso modo i detenuti hanno il diritto di scontare la pena in condizioni di vivibilità e sempre partendo dal presupposto costituzionale di recupero e riabilitazione reso quasi impossibile dal sovraffollamento».
«Ci sono questioni legislative da affrontare per le pene alternative - aggiunge - e c'è la buona proposta di Gratteri dì inserire tanti condannati per droga in circuiti diversi dal regime carcerario. Nella mia formazione politica non verrà mai meno la tradizione culturale e giuridica italiana che, insieme alla giusta certezza della pena pone la questione non secondaria della reclusione come momento di recupero sociale».
«Spero di poter dare un contributo positivo al dibattito e dì raccogliere le testimonianze di agenti e detenuti - conclude Loizzo - accomunati spesso dallo stesso destino».