Dopo il voto a Cassano fioccano le polemiche: Guerrieri suggerisce il bromuro all’assessore Fasanella
Noi Di Centro afferma che «la debacle del centrosinistra cassanese scalda la politica che si è trovata a fare i conti con uno dei migliori risultati nei territori del partito di Clemente Mastella»
CASSANO JONIO - «Il 6,5% della Lista Mastella e la debacle del centrosinistra cassanese scalda la politica che si è trovata a fare i conti con uno dei migliori risultati nei territori del partito di Clemente Mastella, proprio nel Comune dove vi era il candidato unico di coalizione nonché sindaco della città nel collegio jonio cosentino - crotonese».
È quanto si legge in una nota stampa del movimento politico Noi Di Centro Mastella di Cassano Jonio, che così continua: «Si fa riferimento alla nota dell'Assessore al Sociale Elisa Fasanella che scrive nei confronti di Guerrieri: "Poi c'è stato chi ha raggiunto il 0,38% e con i suoi 350 voti pensa addirittura di potersi candidare come prossimo Sindaco della Città (felice lui... in effetti anche io lo ero dei miei 382 voti!)".».
«Puntuale è arrivata la risposta di Michele Guerrieri candidato della Lista Mastella: "Agli assessori comunali che sfogano sui social la loro rabbia nei confronti del sottoscritto non rispondo. Per tutto il resto c'è bromuro"».
«Un clamoroso autogol, - spiega - poichè Il dato nazionale del non superamento del partito dell'1% premierebbe proprio Guerrieri in controtendenza visto il 6,5% nella città delle Terme. Cosa diversa i 2800 voti di Papasso, unico candidato di coalizione in tutto il collegio, sostenuto da 4 liste del centrosinistra tra cui il PD che si aggira vicino al 20% nazionale».
«Contrastante con la realtà – aggiunge - anche il voto di preferenza alle comunali dell'Assessore che ha messo a un confronto personale, dove vi è la doppia preferenza di genere e completamente diversa come competizione elettorale, dove nei piccoli paesi vi è anche un voto legato all'unità dei grossi parentati. Si viene eletti sui programmi di una coalizione, ma una volta eletti il giudizio è sull'operato, non sui voti che sono stati presi precedentemente, altrimenti esisterebbe ancora la Dc con il 40% in Italia».
«Anche la cosiddetta analisi dell'Assessore lascia basiti sul fatto che si sia trattato di un referendum sul reddito di cittadinanza, e che questo avrebbe penalizzato solo il centrosinistra e non anche il partito di Mastella a Cassano. Infine il dato del solo 52% dei votanti non si comprende il perchè non avrebbe avuto ripercussioni negative anche sul partito di Mastella» conclude.