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Convention grillina post elezioni a Corigliano-Rossano... spunta anche il sindaco Stasi

4 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Una serata di festa per consacrare, nonostante la disfatta elettorale dell'area democratica e riformista, quel piccolo ma importante risultato conseguito dal Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche del 25 settembre scorso. Opposizione dura e senza sconti - nemmeno a dirlo - quella che preparano i grillini (e post grillini) al governo della Meloni, soprattutto volta ad incalzare il nuovo esecutivo di Destra-Centro sulle grandi (e mai risolte) questioni della Calabria del nord-est. Questo il leit-motiv della convention pentastellata tenutasi ieri sera al Roscianum alla quale sono intervenuti i due parlamentari eletti, Vittoria Baldino e Federico Cafiero De Raho, e la candidata al senato Teresa Sicolo. Tutti coordinati dal capogruppo in consiglio regionale del Movimento, Davide Tavernise.

I temi

Mobilità, povertà, lavoro, servizi e difesa strenua del reddito di cittadinanza. Questi i must che caratterizzeranno l'azione politica del drappello parlamentare calabrese nei due rami del Parlamento. Con l'impegno di condurre e proseguire le grandi battaglie di rivendicazione del territorio. Il tema delle infrastrutture, come immaginabile, sarà il primo e principale cavallo di battaglia. Lo ha ricordato proprio Tavernise dicendosi «desideroso di sapere, ora - ha detto - che a reggere il Ministero delle Infrastrutture c'è Matteo Salvini, cosa farà per accelerare la progettualità per l'ammodernamento della Statale 106. Per prima cosa ci aspettiamo che confermi l'impegno già assunto dal governo Draghi di confermare i 3 miliardi di euro destinati alla ionica all'interno del prossimo documento di economia e finanza».

Alle parole di Tavenise ha fatto eco Vittoria Baldino. La deputata non farà sconti «a una maggioranza - ha rimarcato tra gli applausi dei pasionari a 5 stelle - che si è formata e ha vinto facendo leva su grandi bugie». Gli argomenti cardine e caldi ovviamente rimangono il lavoro ed il reddito di cittadinanza. «Difenderemo questa misura - ha sottolineato la parlamentare - con ogni forza perché lo Stato ha l'obbligo di sostenere i cittadini e le famiglie in difficoltà soprattutto in un momento storico di crisi come quello che stiamo attraversando». Lo sguardo e le parole della Baldino, poi, si sono soffermate più volte su un gruppo di lavoratori del trasporto, presenti in sala e rimasti disoccupati a seguito dell'ondata di licenziamenti imposta dalla loro azienda. «Li ringrazio per il loro coraggio - ha detto - e saremo con loro e di fianco a loro nella loro vertenza». Nelle parole di Vittoria Baldino, ovviamente, non poteva mancare il riferimento ad un'altra grande questione che sta attanagliando il territorio: quella degli operai del consorzio di bonifica. «Persone - ha sottolineato - che hanno offerto il loro lavoro e oggi rivendicano giustamente i loro salari. I rappresentanti del governo regionale, invece, di sparlare quotidianamente contro il reddito di cittadinanza - ha chiosato - s'impegnassero a pagare gli stipendi a questa gente».

È stata la volta, quindi, dell'ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, oggi parlamentare del M5s. Una figura altissima che ha sposato la battaglia del movimento di Grillo. Proprio il capo del partito, Giuseppe Conte, nei giorni in cui in Parlamento sono state elette le massime cariche delle due camere lo aveva proposto per la presidenza della Camera. Un discorso ideologico e concettuale, quello di Cafiero De Raho. Così come aveva ribadito già nel suo intervento lo scorso 21 settembre, in piazza salotto a Corigliano, ha ricordato come sia necessario continuare la lotta alle mafie. «Un argomento - ha sottolineato - che sembra essere sparito dalle agende dei governi. Ritornare a parlare di mafia è importante perché non parlarne significa fare un favore alle mafie». E quindi ritorna il tema del Reddito di cittadinanza. «Il Reddito di cittadina ha rappresentato e rappresenta una tutela e una protezione sociale per tanti giovani calabresi che altrimenti sarebbero fagocitati dalla ‘ndrangheta e dal malaffare». 

Chi c'era

Una sala grandissima quella del Roscianum che ha ospitato diverse convention politiche (di ogni colore). Possiamo dire che, rispetto all'evento di ieri sera, ha visto tempi migliori in quanto a presenza e partecipazione. La sala organizzata dal Movimento 5 Stelle - che ricordiamo essere un'entità molto più presente sulle piazze virtuali che su quelle reali - era calda e attenta. Un centinaio le persone accorse ad ascoltare i loro portavoce. Tanti attivisti, seduti tra le prime file, e anche qualche altro simpatizzante, che non si vedeva da tempo vicino ai meet-up, ieri ha rifatto capolino. C'era una delegazione - come ricordavamo - di lavoratori del trasporto pubblico oggi in cassa integrazione e anche operai del Consorzio di bonifica, impegnati nella loro vertenza. Il territorio jonico ha risposto alla chiamata dei pentastellati.

Ma in sala c'era qualcosa di più, presenze che potrebbero aprire ad una vera e propria fase di migrazione e rivoluzione nell'area democratica e riformista. Nelle ultime file, sulle poltrone del Roscianum, si sono intravisti storici militanti del Partito democratico di Corigliano-Rossano e del territorio. Sicuramente erano lì per curiosità e per ascoltare la voce di un "alleato". Tutti dem rimasti orfani di rappresentanti territoriali a Roma, tanti sindaci e amministratori che in mancanza di punti di riferimento potrebbero presto decidere di migrare proprio verso il Movimento 5 Stelle.

La presenza di Stasi

La conferma che qualcosa stia cambiando in un centro sinistra jonico, al picco della sua turbolenza, l'ha data il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. Che ieri sera sulle battute finali della convention pentastellata è piombato in sala. A differenza di quelli che potevano essere solo curiosi, il primo cittadino non si è limitato soltanto ad assistere e ascoltare come un qualsiasi uomo politico di "un'altra parrocchia".

Stasi è salito in cattedra e invitato ad intervenire ha portato i suoi saluti utilizzando a più riprese il termine «convergenze». Che il massimo rappresentante istituzionale della terza città della Calabria stia pensando ad un passaggio a 5 stelle per la sua riconferma a sindaco? O, magari, per staccare un ticket per il parlamento Europeo? O solo per avere un doveroso e opportuno riferimento istituzionale a Roma? 

Sicuramente in questo gioco di sottilissimi equilibri ci sono due certezze. La prima è che molti appartenenti alla cerchia stretta di Stasi, tra cui tanti amministratori e consiglieri comunali, alle ultime politiche hanno votato per il Movimento 5 Stelle senza farne mistero e sicuramente con il beneplacito dello stesso Stasi. La seconda certezza è che il sindaco di Co-Ro in quanto ad accordi politici è un perfetto "equilibrista": da sempre tesse rapporti con il mondo del centro sinistra ma mai esponendosi in prima persona, riservandosi quell'atteggiamento istituzionale, che lo ha portato a "portare i saluti" ieri all'evento M5s ma qualche settimana fa anche alla festa dell'Unità cittadina. Un atteggiamento scaltro e intelligente volto, ovviamente, a non lasciare traccia. Mentre attorno a lui si muovono cieli e costellazioni.

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.