«Chi si è distratto per rincorrere carriere personali, non ha battuto i pugni sui tavoli che contano in Regione»
Flotta, già assessore dell’ex Comune di Rossano compie un’analisi sugli ultimi anni di Co-Ro: «Sono stati trascurati i grandi temi a danno della nostra Città. La speranza è che si torni a fare una politica "sana"»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il successo dei risultati in politica è dato dai tempi. Sono trascorsi più di 4 anni dal 23 gennaio 2018, data dell'incontro in Regione per programmare le strategie di sviluppo urbano regionale. Incontro programmato per le aree urbane di dimensione inferiore previste nel Por 2014-2020 e l'area urbana di Corigliano/Rossano fu l'unica a presentare il documento operativo definitivo approvato congiuntamente dalle giunte delle due città. Tutto ciò fu possibile grazie all'instancabile e competente lavoro dei dipendenti comunali che, con professionalità e celerità, ci consentirono di arrivare preparati all'incontro, ma anche e soprattutto grazie a scelte politiche mirate fatte sempre e solo nell'interesse del territorio».
È quanto scrive in una nota stampa Serena Flotta, già assessore alle Politiche comunitarie ex Comune di Rossano, che così continua: «All'incontro con l'allora Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, veniva rappresentata l'esigenza di prevedere all'interno della programmazione, un asse ad hoc destinato a sostenere finanziariamente il periodo di accompagnamento e costruzione della nuova città unica con la fusione di Corigliano e Rossano. Passaggio fondamentale per ribadire ancora una volta quanto io e la mia giunta ci siamo prodigati per la fusione, occasione epocale per il nostro territorio, che ha avuto la priorità rispetto a carriere politiche personali».
«Ad oggi, - aggiunge - dopo più di quattro anni ci chiediamo cosa resta di quel virtuoso confronto tecnico-operativo in cui furono illustrati adempimenti amministrativi e tempistiche di una strategia di 85 milioni di euro del POR (di cui 19 milioni solo per Corigliano-Rossano). Con l'ambizioso obiettivo di promuovere lo sviluppo dei contesti urbani di riferimento, con una specifica attenzione alla competitività dei sistemi produttivi, all'efficientamento energetico, ai settori dell'istruzione e della formazione, al contrasto alla povertà, al disagio abitativo e all'inclusione sociale in soli 18 mesi abbiamo lavorato costantemente senza mai fermarci».
«I frutti di questo instancabile e virtuoso lavoro però, dopo quattro anni, sono riconducibili solo a due interventi essendo pervenute solo due convenzioni riguardanti circa 2 milioni di euro per Palazzo Rapani Amarelli e Palazzo Bianchi. Risulta pertanto evidente che chi si è distratto per rincorrere carriere personali, non ha battuto i pugni sui tavoli che contano in Regione e ha trascurato i grandi temi a danno della nostra città. La speranza è che si torni a fare una politica "sana" e a lavorare ponendo l'attenzione sui grandi Temi perché le promozioni in politica arrivano quando arrivano i Risultati, ma in tempi utili!» conclude .