Aeroporti calabresi, il M5s non ci sta: «Anche lo scalo di Crotone merita lo stesso trattamento»
I pentastellati chiedono che anche lo scalo pitagorico rientri nei progetti di potenziamento della regione
CROTONE - In merito alla questione aeroporti calabresi il M5s esterna profonda insoddisfazione per il trattamento riservato allo scalo di Crotone e risponde con un’interrogazione firmata e depositata in Consiglio Regionale mercoledì 12 ottobre dai consiglieri Afflitto e Tavernise con il supporto e la condivisione della deputata uscente Maria Elisabetta Barbuto e la confermata deputata Vittoria Baldino. I pentastellati chiedono che lo scalo pitagorico non venga più discriminato, «merita lo stesso trattamento degli altri aeroporti calabresi».
Si chiedono: «Quali sono le ragioni per le quali all'aeroporto di Crotone vengono sempre destinate somme inferiori rispetto agli altri scali calabresi, nonostante le sue potenzialità e la necessità di utilizzare l'infrastruttura per togliere dall'isolamento l'intera fascia jonica calabrese? Quali iniziative urgenti e necessarie, intende assumere la Regione per attivare il sistema ILS e perché non è stato inserito nelle opere da realizzare? Quali motivi impediscono alla Regione Calabria di stanziare per l'aeroporto di Crotone, così come fatto per quello di Reggio Calabria, ulteriori somme per sostenerne i voli? Quale lo stato della conferenza dei servizi per l'imposizione degli oneri di servizio pubblico per il volo Crotone/Roma?»
«Sin dall'inizio la Sacal ha manifestato scarso interesse per lo scalo crotonese – fanno sapere Afflitto, Tavernise, Barbuto e Baldino - nonostante lo stesso abbia fatto registrare numeri sempre in crescita e malgrado i pochi voli operati, che pur presentano una media di passeggeri e coefficienti di riempimento per aeromobile superiori agli altri scali. I dati fanno emergere in maniera inoppugnabile che l'aeroporto di Crotone, con meno di un terzo dei movimenti rispetto a quelli di Reggio Calabria, ha avuto un numero di passeggeri pressoché identico. La presentazione del Cis "Volare", con le decise esigue minori risorse, destinate a Crotone, rispetto agli altri scali calabresi, è solo la riprova dello scarso interesse».
«La Regione Calabria – concludono – detiene, poi, l'intero capitale sociale di Sacal e nel mese di settembre ha confermato l'impegno per 13 milioni di euro finalizzati a finanziare gli oneri di servizio dall'aeroporto di Reggio Calabria. Non ha fatto altrettanto però per lo scalo crotonese, l'unica infrastruttura al momento efficiente per togliere dall'isolamento l'intera fascia jonica calabrese ed il suo entroterra, attesa la mancanza di collegamenti alternativi adeguati. Al momento la fascia ionica è infatti alle prese ancora con una linea ferroviaria, non elettrificata, ad unico binario e una statale 106 ad unica carreggiata e un altissimo tasso di incidentalità. L'individuazione delle nuove rotte, da e per Crotone, richiede una seria valutazione delle esigenze del territorio e il riconoscimento del diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi che non faccia emergere differenza di trattamento».