«Abbiamo perso le elezioni perché il Pd non ha fatto sognare nessuno»
Madeo, segretario Pd di Co-Ro: «Non siamo riusciti ad andare oltre perché non abbiamo schierato una coalizione unita. Ora è il tempo della ricostruzione. Lunga e difficile»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Preliminarmente mi sento di ringraziare gli elettori che hanno votato il Pd e i dirigenti e gli iscritti per l'impegno profuso nella campagna elettorale e nella realizzazione della Festa de l'Unità».
Lo scrive in un comunicato stampa Francesco Madeo, segretario cittadino Pd Corigliano-Rossano.
«Le analisi sul voto, si sa, ognuno le porta dove vuole: hanno vinto i 5 stelle, ha vinto la lega, ha vinto Forza Italia. I dati però sono chiari, rispetto alle parlamentarie del 2018 l’unico partito che realmente ha vinto è Fratelli d’Italia. Il risultato cittadino del Pd non può certamente soddisfare. Non ci può bastare aver recuperato consensi rispetto al 7% delle ultime regionali né aver mantenuto la percentuale delle parlamentarie del 2018».
«Dobbiamo capire perché non siamo riusciti ad andare oltre. E non ha senso recriminare sulle candidature perché non può e non potrà mai essere una mera questione di nomi. Non siamo riusciti ad andare oltre perché non abbiamo schierato una coalizione unita, anche se bisogna riconoscere che non era facile tenere insieme a noi Calenda, Renzi, Conte, Fratoianni e Bonino. Non siamo riusciti ad andare oltre perché non abbiamo offerto al Paese un progetto politico, non abbiamo dato speranza, fiducia, coraggio agli elettori. Abbiamo perso le elezioni perché il Pd non ha fatto sognare nessuno. Il resto lo ha fatto il Rosatellum, sistema elettorale da cambiare subito».
«A questo, nella nostra città, lo diciamo con grande amarezza, si aggiungono le irresponsabili note vicende accadute in piena campagna elettorale, che hanno causato un grave danno di immagine al partito e la ormai logora tesi di fantapolitica, di alcuni dirigenti e giornalisti locali, che riconducono tutta la discussione sul Pd a un referendum pro o contro l'attuale amministrazione. Tutto ciò a discapito del risultato elettorale. A noi interessa invece capire perché la metà degli elettori non va a votare, perché solo 1 su 10 ci dà fiducia, come ritornare ad essere punto di riferimento in città, come ritornare a dare speranza, fiducia e coraggio alla nostra gente».
«Letta ha aperto la fase congressuale dove però non serve cambiare, nome, simbolo e segretario ma bisogna dare al partito un progetto politico con una chiara visione di dove si vuole portare il Paese, di come si vuole migliorare la società, che dica chiaramente da che parte stiamo. Progetto politico basato sui nostri valori e ideali, l'amore per la libertà e per l'uguaglianza delle opportunità, per la giustizia sociale, per la solidarietà, per la pace, per la tutela dell'ambiente, dalla parte di chi soffre, di chi non riesce ad arrivare alla fine de mese, di chi ha perso il lavoro e di chi un lavoro non lo ha mai avuto».
«Il Partito Democratico unico di Corigliano Rossano, ripartito da poco più di tre mesi, con trasparenza e favorendo la massima partecipazione, lavorerà in questa direzione. Perché ora è il tempo della ricostruzione. Lunga e difficile. Ricostruzione politica che passerà anche da questo congresso nazionale e che dovrà dare voce ai territori, agli iscritti e ritornare a far sognare la nostra gente».