Superbonus, oggi in Senato si vota lo sblocco dei crediti
Adduino (M5s): «Ci sono centinaia di cantieri bloccati a seguito di questa crisi di liquidità, occorre immediatamente salvaguardare i posti di lavoro ed evitare il tracollo di migliaia di imprese»
ROMA – «Oggi sarò presente nell’Aula del Senato per salvare in extremis il Superbonus 110% grazie alle proposte di modifica al decreto Aiuti Bis portate avanti in questi giorni dal Movimento 5 Stelle che ha sollecitato il Governo».
Afferma il senatore Giuseppe Auddino del Movimento 5 Stelle, che così continua: «Le regole introdotte dal governo Draghi hanno bloccato i crediti e depotenziato la misura che abbiamo votato in Parlamento nel Conte 2. Questa è l’ultima occasione che abbiamo per sbloccare il mercato e salvare dal fallimento 30 mila aziende che hanno svolto il loro lavoro con onestà e sono in attesa dei pagamenti. Ci sono centinaia di cantieri bloccati a seguito di questa crisi di liquidità, occorre immediatamente salvaguardare i posti di lavoro ed evitare il tracollo di migliaia di imprese. Ecco perché stiamo chiedendo al Governo di affrontare urgentemente la questione del Superbonus nell’ambito di quest’ultima votazione parlamentare».
«In questo momento di grave crisi economica ed energetica – continua il senatore - non ci possiamo permettere di spegnere il motore di una macchina così potente come il Superbonus 110%. Quale provvedimento migliore per presentare proposte emendative e salvare la misura! Invece ci hanno chiesto di ritirare tutti gli emendamenti proposti per poter velocizzare la conversione del decreto in Aula al Senato. I partiti erano tutti d’accordo ma noi del Movimento 5 Stelle ci siamo opposti al ritiro e siamo stati accusati di bloccare il decreto Aiuti Bis, peraltro già in vigore essendo un decreto legge già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. I veri irresponsabili sono gli altri partiti che in queste ore pensano solo alla propaganda e alla campagna elettorale invece di cogliere l’occasione e trovare una soluzione ai problemi dei cittadini» conclude Auddino.