A tre mesi dall'insediamento del sindaco Pirillo... «Su Longobucco aleggia lo spettro del dissesto?»
È quanto temono i consiglieri di opposizione che accusano la maggioranza di «totale disorganizzazione, incapacità ed impreparazione»
LONGOBUCCO – In una nota stampa a firma dei consiglieri comunali Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti e Antonio Perri vengono messi in evidenza gli interventi del gruppo di opposizione nei punti più salienti del Consiglio Comunale tenutosi lo scorso martedì 6 settembre.
Per quanto riguarda il punto numero 2 all’ordine del giorno sulle linee programmatiche di mandato 2022/27 si legge: «Il Gruppo d’opposizione ha messo in evidenza l’anomalia di un Consiglio Comunale in cui si discutono nella stessa seduta di: linee programmatiche di mandato (a tre mesi dall’insediamento), di Documento Unico di programmazione 2022/24 che doveva essere approvato il 31 luglio del 2021, di Bilancio di previsione 2022/2024 che doveva essere approvato entro il 31 agosto ed infine dell’Assestamento generale del Bilancio per la salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2022».
«Questa anomalia – spiegano - rappresenta secondo il nostro punto di vista la totale disorganizzazione, incapacità ed impreparazione di Sindaco e Giunta ad affrontare addirittura l’ordinaria amministrazione del nostro Comune. Le linee guide illustrate dal Sindaco sono state estremamente deludenti, povere, scarne di argomenti, di progetti, di visione politica e amministrativa. Se a ciò aggiungiamo che nei primi tre mesi di amministrazione il Sindaco si è già rimangiato l’accordo politico con l’UDC escludendo gli stessi dalla Giunta e non ha rispettato la promessa di revocare l’addizionale comunale IRPEF, non abbiamo alcuna speranza di veder realizzato qualcosa di buono nei prossimi 5 anni».
Poi, per quanto riguarda il punto 4 inerente all’approvazione DUP 2022/2024 affermano che «si arriva alla discussione sul Documento Unico di Programmazione 2022/2024 con 13 mesi di ritardo rispetto ai tempi prestabiliti dalla legge. Infatti tale documento andava presentato entro il 31 luglio del 2021. Oltre al ritardo temporale Sindaco ed Assessori non hanno ritenuto opportuno dare al Consiglio, e di conseguenza all’intera comunità, una relazione su quali siano i progetti e le strategie contenute nel DUP. Evidentemente non hanno né progetti, né strategie».
«Noi come gruppo di opposizione – incalzano - abbiamo inizialmente evidenziato che il procedimento adottato dall’Ente non era conforme alla normativa relativa ai pareri che il revisore deve rilasciare sulle proposte di deliberazione di Giunta e Consiglio e che per mancanza degli schemi di bilancio, lo stesso revisore dei conti non ha rilasciato un parere su congruità, coerenza ed attendibilità contabile tra DUP e Bilancio. Gli emendamenti presentati dal nostro gruppo e finalizzati ad inserire nel DUP misure volte alla costruzione di un campetto nella Frazione Destro, al risparmio energetico, alla lotta al precariato non sono stati accolti dalla maggioranza perdendo l’occasione di dare risposte concrete e fattive alla nostra comunità».
Per quanto concerne il punto 5 sull’approvazione del Bilancio di previsione 2022/2024, i consiglieri affermano che «la Relazione al punto all’odg fatta dall’Assessore al Bilancio inizia con l’ammissione di inesperienza e di difficolta nell’affrontare la sfida di governo, inoltre lo stesso Assessore afferma che sono stati semplicemente mantenuti gli equilibri finanziari, che il Comune di Longobucco ha poche entrate e tante uscite, che sono stati costretti all’Addizionale Comunale IRPEF, che tutti gli atti sono pubblici e consultabili».
«Una relazione - incalzano - anche questa evidentemente vuota di contenuti, di strategie politiche e finanziarie, frutto di improvvisazione e dell’incapacità di coinvolgere nella costruzione del bilancio anche i corpi sociali esterni come i partiti, i sindacati, le scuole, le associazioni».
«La nostra risposta- spiegano - è stata decisa ed incentrata sui temi del rispetto dei ruoli, dell’incapacità amministrativa, della totale mancanza di progettualità politica. Il tutto condito dalla gravità di alcune situazioni riferibili ad una serie di entrate fittizie, ad una grande mole di residui attivi di dubbia esigibilità, e dalla concreta possibilità di debiti fuori bilancio che aleggiano tra le stanze e le scrivanie del nostro Comune. Tutto ciò ci fa sentire forte la preoccupazione di una parola che non vorremmo mai sentire: la parola dissesto. Se a ciò aggiungiamo che a causa di una totale confusione politica e gestionale ci troviamo oggi per la prima volta nella storia del Comune di Longobucco in “Gestione Provvisoria” ci rendiamo conto che la classe dirigente che attualmente governa non è assolutamente adatta a ricoprire tale ruolo» concludono.