Lungro, per la maggioranza la polemica sulla nomina degli scrutatori «si fonda su una ricostruzione distorta»
“Rinascita” in risposta all’attacco del consigliere De Marco: «Abbiamo agito nel modo più solerte al fine di garantire il rispetto dei tempi tecnici»

LUNGRO - «La nomina degli scrutatori in vista delle elezioni politiche del 25 settembre è oggetto di una polemica strumentale che richiede un'operazione di chiarezza».
Inizia così la nota stampa del gruppo di maggioranza “Rinascita” in risposta all’attacco del consigliere De Marco (leggi qui).
«Premesso che tale nomina, - spiegano - secondo la normativa, sia frutto della discrezionalità della commissione elettorale e che il criterio per la selezione (in un clima di reale, civile, collaborazione) debba essere concordato preventivamente, il consigliere De Marco non ha esposto anzitempo, con ragionevole anticipo, quanto sbandiera a mezzo stampa».
«Al contrario, - aggiungono - in sede di commissione, quando i componenti effettivi della maggioranza hanno proposto di attingere direttamente dall'albo per accelerare sui tempi, il componente effettivo di minoranza De Marco si è limitato ad "azzardare" sui numeri chiedendo che la minoranza avesse qualche nome in più da indicare, insistendo sulla sola ripartizione delle nomine. Solo in un momento successivo -nell'ambito della discussione- ha proposto di procedere mediante sorteggio che, dunque, non ha rappresentato di fatto una priorità per la minoranza, ma, contrariamente a quanto vogliono far credere, solamente un ripiego».
«Stando sempre ai fatti, poi, - incalzano - non rientra certamente nel summenzionato clima di civile collaborazione la protratta ostilità alla conciliazione che ha caratterizzato l'atteggiamento del consigliere De Marco, culminata con l'abbandono del consesso così come nelle migliori pièces teatrali dove l'apice del dramma si raggiunge con l'uscita di scena dell'attore. Ad oggi, al di là delle abilità attoriali, constatiamo che la polemica si fonda su una ricostruzione distorta di quanto accaduto nel tentativo di porre una toppa agli occhi dell'opinione pubblica, di dirottare la speculazione politica sul piano della contrapposizione quale elemento di consenso».
«La campagna elettorale è terminata, forse è bene ricordarlo. Solo partendo da questa presa di coscienza si potranno gettare le basi per un lavoro serio, condiviso, nell'interesse della comunità tutta. Noi di Rinascita, nell'ottica di una chiara, efficiente, puntuale azione al servizio dei cittadini abbiamo agito nel modo più solerte al fine di garantire il rispetto dei tempi tecnici, ormai stringenti, per la definizione delle nomine cercando di garantire la realizzazione della rotazione tra i soggetti nominati, in assoluta contro tendenza rispetto al passato» concludono.