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Caos urne, quattro sezioni di Co-Ro sotto l’occhio vigile della Commissione elettorale

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CORIGLIANO-ROSSANO – Non saranno certo i 580 voti che ballano “senza preferenza” e in entrambe le coalizioni a determinare uno stravolgimento dell’esito elettorale: netto, inconfutabile e ad appannaggio del Centro Destra. Certo, però, i dati trasmessi al Ministero degli Interni e che sono finiti nel grande calderone dell’assegnazione dei seggi del proporzionale apparirebbero quanto mai provvisori e sicuramente non corrispondenti alla reale volontà degli elettori.

Il caso che nel particolare riguarda quattro sezioni di Corigliano-Rossano potrebbe essere emblematico, infatti, di un fenomeno molto più ampio. Se solo lo spettro di errore riscontrato nella terza città della Calabria si estendesse su scala nazionale parleremmo di oltre un 5% di sezioni mal scrutinate.

Il problema di fondo è l’inesperienza del personale che viene chiamato a comporre gli uffici dei seggi elettorali. Molto spesso si tratta di cittadini chiamati all’ultimo momento e buttati nella bolgia elettorale senza un minimo di preparazione o di consapevolezza del ruolo che sono chiamati a svolgere. Ovviamente non c’è colpa in queste persone che, anzi, assolvono ad un dovere civico stressante, carico di responsabilità e poco remunerato. Il problema sta sempre a monte, negli apparati della pubblica amministrazione che mandano sul fronte gente disarmata.

Non sarebbe il caso, allora, di creare un corso di formazione per presidenti, segretari e scrutatori di seggio?

A tutela del suffragio popolare, però, ci sono – per fortuna – altri strumenti della catena istituzionale. In questo caso, il vaglio finale prima della definitiva trasmissione dell’esito delle urne spetterà alla Commissione elettorale insediata nel Tribunale di Castrovillari che sarà chiamata a verificare schede e verbali di trascrizione anche delle 4 sezioni “incriminate” di Corigliano-Rossano.

Cosa è successo?

Dalla lettura degli esiti elettorali trasmessi dalle 74 sezioni del grande comune della Sibaritide sono emersi dati anomali nelle sezioni n. 19 (contrada Mandria del Forno), n.44 e n.45 (Via Martucci), n.60 (via Papa Zaccaria, tra l’altro seggio speciale ospedaliero). In queste quattro sezioni non sarebbe stata rispettata – almeno nello schema riassuntivo – l’attribuzione dei voti su scala proporzionale ai singoli partiti concorrenti in coalizione ma solo al primo partito capolista. Si evince, ad esempio, che nella sezione 60 alla Lega Salvini (capolista in coalizione alla Camera) vengono assegnate ben 222 preferenze e nessuna agli altri partiti di coalizione. Un “errore” ripetuto anche nella coalizione di centro sinistra dove i Verdi ottengono 94 preferenze e zero i restanti partiti.

Perché si tratta di un evidente sbaglio di trascrittura? Perché nella stessa sezione, verificando i dati del Senato, emerge la stessa anomalia con 258 voti attribuiti a Fratelli d’Italia (capolista di coalizione) e zero per tutti gli altri simboli del Centro Destra; mentre i 94 voti ai Verdi della Camera diventano 90 tutti ad intero appannaggio di +Europa (capolista al Senato della coalizione di Centro Sinistra) e sempre zero per gli altri.  

Stessa procedura anomala, che ovviamente non cambia nulla nell’attribuzione dei seggi all’uninominale, si riscontra nelle altre tre sezioni. Ad eccezione della sezione n.45 dove il presunto “errore” è stato commesso per lo scrutinio della Camera e non al Senato. In tutto – dicevamo – ballano all’incirca 580 preferenze (350 per il centro destra e 130 per il centro sinistra) che dovranno essere ridistribuite sui partiti.

Insomma, per avere un dato definitivo e reale di queste elezioni ci vorrà ancora qualche giorno. Fermo restando che l’esito delle urne è e rimane chiaro, senza possibilità di interpretazione.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.