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Trebisacce, opposizione all'attacco: quel pasticciaccio della delibera di Giunta sul personale

3 minuti di lettura

TREBISACCE – Prove tecniche di opposizione.

I consiglieri di minoranza del gruppo Insieme si può hanno diffuso una nota stampa che di fatto rappresenta il primo atto dell’attività di opposizione del gruppo consiliare.

Oggetto principale della segnalazione è la delibera di giunta n. 8 pubblicata sull’Albo Pretorio del comune di Trebisacce lo scorso primo luglio, che ha ad oggetto l’incremento temporaneo dell’orario di lavoro di 32 unità di personale per le esigenze degli uffici. Temporaneo perché tale aumento sarebbe previsto sino al 31 ottobre in attesa, si legge nel documento, “di poter procedere all’incremento definitivo connesso all’attribuzione formale del finanziamento da parte degli Enti sovraordinati”.

La nota stampa, che vi proponiamo integralmente, così recita:

«A circa un mese dall’insediamento della nuova giunta, ci aspettavamo interventi urgenti e necessari.

Invece, il segnale dalla neo amministrazione è stato forte e chiaro: le cose di famiglia vanno gestite con la massima celerità!!!

Con delibera nr 8 del 1/07/2022 sono state aumentate le ore di servizio a qualche dipendente comunale, nulla questio, se non fosse che alcuni dei questi sono parenti degli amministratori. Certo un atto legittimo, se non fosse che alla votazione gli stessi avrebbero, quantomeno, dovuto astenersi. Tale indicazione non è certo frutto delle valutazioni di questa minoranza, ma del TUEL (Testo unico enti locali ndr) all’art 78, il quale lo ascrive come un dovere unico ed imprescindibile. Allora per correre ai ripari, gli stessi amministratori hanno pensato bene di correggere la delibera, lasciandole entrambe: sia quella sbagliata sia quella giusta; e con lo stesso numero progressivo; poi, rendendosi conto dell’errore marchiano, hanno cancellato quella che riportava alcune presenze “che dovevano essere assenti”, senza specificare che vi era stata un’errata corrige, ma che la delibera rimane, ad oggi, annullabile per la presenza di un assessore che avrebbe dovuto astenersi.

D’altro canto qualunque cosa si può fare quando si è giovani…anche un falso in atto pubblico.

Ma come se non bastasse, tra le priorità della nuova giunta pensate ci siano: la pulizia, il decoro, il verde pubblico, la stagione estiva?  Ma no, come primo atto la giunta ha adeguato le indennità alla nuova legge di bilancio. Un atto legittimo, certo. Non contro la legge. Ma ci chiediamo se fosse opportuno. Trebisacce, in questo momento, aveva bisogno che gli amministratori percepissero, immediatamente, più soldi? Lo lasciamo decidere ai cittadini. Cari trebisaccesi alle cose importanti ci si penserà dopo l’estate, forse, con calma, con il fresco. Non sono urgenti…non vi affannate, pensate al mare ed al sole.

Noi restiamo sognatori, come siamo stati etichettati, loro vanno diretti al sodo delle cose: purché siano le loro».

Sostanzialmente il comunicato stampa contiene tre accuse.

La prima è quella di relativa alla confusione nella pubblicazione della delibera di giunta numero 8. Sarebbe apparsa sull’albo pretorio prima una versione, poi una seconda versione. Tra le due versioni la differenza sarebbe consistita nella presenza o meno in giunta di un assessore che, alla luce del legame di parentela con uno dei tanti destinatari degli effetti della delibera avrebbe dovuto essere assente. Nella prima versione si attesta questa presenza, nella seconda si attesta l’assenza. Premesso che non sussistono problemi di numeri, cioè che la delibera sarebbe passata a maggioranza sia con la presenza che con l’assenza del quarto assessore, si potrebbe anche ipotizzare un mero errore ostativo. Ma restano due problemi. Il primo è quello della ripubblicazione della delibera sull’albo pretorio in versione corretta senza un’indicazione di merito della correzione. Troppa fretta di correggere un errore di forma più che di sostanza?

Il secondo invece è più sostanziale: da quanto si evince dalla nota stampa, la delibera, se pur corretta, conterebbe un’altra causa di impugnabilità sempre in relazione all’art. 78 del TUEL, cioè ci sarebbe un altro assessore, oltre quello che risulta assente dalla seconda versione della delibera di giunta numero 8, che avrebbe un rapporto di parentela entro il quarto grado con uno dei destinatari dell’aumento delle ore. Per questo motivo la delibera sarebbe impugnabile, che non significa che l’atto è nullo, ma che potrebbe essere legittimamente contestato. Va precisato che anche nel caso di astensione del secondo assessore la delibera avrebbe avuto comunque i numeri per essere approvata.

Peccati veniali di distrazione, di inesperienza o di superficialità?

Misure ancora da prendere con la gestione della macchina amministrativa comunale?

La terza accusa riguarda l’opportunità temporale di una determina dell’Area finanziaria del Comune di Trebisacce, la 612/56 del 20 giugno, che prevede l’adeguamento dell’indennità di funzione del sindaco e degli amministratori per l’anno 2022, in base a quanto stabilito dalla legge del 30 dicembre 2021.

Insomma, l’opposizione ha fatto sentire la propria voce dando un segnale chiaro di presenza e vigilanza, provando anche, attraverso la scelta, in alcuni passaggi, dell’arma dell’ironia, a essere da pungolo all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sandro Aurelio, dalla quale buona parte della cittadinanza di Trebisacce attende, alla finestra, azioni che incidano concretamente sul welfare cittadino.

Certo è che, date le premesse, sarà un’estate calda, non solo sotto il profilo delle temperature.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.