«Totale inattività»: Corigliano-Rossano perde la leadership delle Città dell'Olio
«Ennesima bocciatura per il sindaco Stasi». Le accuse politiche del consigliere di opposizione Francesco Madeo che incalza: «Co-Ro è stata defenestrata per scarsa attività»

CORIGLIANO-ROSSANO - «Stasi bocciato anche da La Città dell'Olio». Lo dice il consigliere comunale di Azione, gruppo che muove l'opposizione all'Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, che stamattina ha rilanciato una notizia destinata ad animere il dibattitto politico dei prossimi giorni. La grande polis della Sibaritide, infatti, sarebbe stata estromessa dal ruolo guida che deteneva all'interno della più importante associazione nazionale di promozione e valorizzazione dei territori a vocazione produttiva olivicola. Il motivo? «La totale inattività del sindaco Stasi e dell'Amministrazione comunale a promuovere iniziative all'interno del sodalizio» precisa oggi Francesco Madeo.
La "Città dell'Olio", dicevamo, punta alla valorizzazione delle cultivar di olive locali e dei paesaggi storici legati alla produzione olivicola. «La direzione nazionale del sodalizio - scrive Madeo in una nota - ha constatato "la scarsa partecipazione alle riunioni operative dell'Associazione", del nostro sindaco Flavio Stasi e "una scarsa attività anche nel Coordinamento regionale" che lui ha ereditato dall'ex sindaco di Rossano Stefano Mascaro».
Proprio il Sindaco della Città di Corigliano-Rossano, «così attento al mondo del lavoro tanto da dedicarsi solo alle assunzioni, tra cui qualche compare, e alle assegnazioni dirette prescindendo dalle gare di appalto per la maggior parte degli interventi, non presta attenzione al mondo olivicolo territoriale che produce una importante ricchezza economica e ospita una cultivar di olivo locale denominata la "Dolce di Rossano"». Questo il j'accuse del consigliere di Azione.
Nel mentre nella nostra Città si lavora per recuperare l'oliva bianca (la leucocarpa, ndr), una cultivar proveniente da Israele e portata sul nostro territorio dai Bizantini, il quale olio viene utilizzato nei riti religiosi e nella cosmesi, grazie all'impegno di Giovanni Mastrangelo, «Flavio Stasi - incalza Madeo - perde l'importante coordinamento Regionale perché troppo impegnato a scrivere comunicati stampa polemici con varie istituzioni».
«Il mondo olivicolo imprenditoriale cittadino - ricorda ancora il rappresentante consiliare - a differenza di altre realtà italiane, sta subendo un importante rincaro dei costi energetici e non solo, unitamente ad una drastica contrazione del prezzo di vendita, e il nostro Flavio Stasi addirittura snobba, con importanti assenze nelle sedi istituzionali che contano, anche "La Città dell'Olio"». «Il menefreghismo nei confronti delle nostre imprese agricole - conclude - non potrà passare inosservata in Consiglio Comunale».