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«La volontà di alcuni sindaci non è la volontà di tutti i sindaci: si vada subito ad elezioni»

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TERRANOVA DA SIBARI - La crisi di governo che si è aperta a Roma dopo le dimissioni di Mario Draghi da Primo ministro a seguito della sfiducia in Parlamento partorita negli ambienti del Movimento 5 Stelle, investe in pieno la politica dei territori. Non era mai successo prima che, addirittura gli amministratori locali scendessero in campo per parteggiare a sostegno (o contro) di un premier. Anche questo è un unicum della stagione politica che stiamo attraversando.

Tant'è che se da un lato ieri un gruppo di un migliaio di sindaci ha scritto al dimissionario presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, per caldeggiare un ritorno in sella alla guida del governo, dall'altro si levano - sempre tra i sindaci - le voci del dissenso. Come quella del primo cittadino di Terranova da Sibari, Luigi Lirangi, che invece sostiene la linea del ritorno alle urne: «subito».

«Non è per me condivisibile - dice Lirangi - la nota che alcuni Sindaci (che molto spesso fanno prevalere la propria appartenenza politica anziché svolgere il ruolo istituzionale ricoperto in maniera inclusiva e maggiormente rappresentativa di tutti i cittadini, siano essi di destra o di sinistra, con o contro il governo Draghi) hanno inteso rilasciare per la caldeggiare un ripensamento del Presidente del Consiglio dimissionario affinché quest'ultimo torni sui suoi passi».

Insomma, non è d'accordo Lirangi perché «tale iniziativa tradisce una mera volontà politica di parte». E se tanto mi da tanto, allora, il primo cittadino terranovese fa valere anche la sua appartenenza politica che è aggrappata mani e piedi a Fratelli d'Italia

«Prestando maggiore attenzione ed analizzando in modo più distaccato, lontano dall'appartenenza politica - dice ancora - quanto sta accadendo a livello nazionale, è facile capire che accanirsi così tanto per mantenere in vita un governo del tutto bloccato e reso poco incisivo da veti e divisioni interne danneggia l’Italia e le stesse comunità locali. I sindaci, le amministrazioni, gli stessi cittadini infatti, hanno bisogno di certezze e di un quadro istituzionale capace di supportare gli sforzi enormi a cui sono chiamati quotidianamente».

«L'appello firmato da alcuni Sindaci - aggiunge - che in fondo rappresentano una minima parte di quelli che governano i Comuni della nazione, non è solo sbagliato ma se analizzato con più attenzione anche “contro natura” considerato che la credibilità e la legittimazione dei primi cittadini nasce proprio dal consenso diretto che ciascuno di loro ha saputo conquistare candidandosi in prima persona e mettendosi al cospetto del giudizio della propria comunità».

Da qui l'appello finale che sembra trovare accoglimento se non nella maggioranza, quantomeno in una considerevole fetta del popolo italiano: «Penso sia arrivato il momento che anche a livello nazionale l’Italia possa finalmente avere in un governo forte e autorevole reso tale dallo stesso consenso popolare che si può avere soltanto con il voto e non di certo attraverso i soliti giochi di palazzo».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.