Delibera della discordia: il comune di Cariati al centro delle polemiche
Anche Francesco Cosentino (FI) si scaglia contro il provvedimento approvato dalla Giunta Greco sulla tutela dell'immagine di Cariati, smontandolo con accurati tecnicismi legali
CARIATI - La delibera n. 125 varata dalla Giunta comunale cariatese lo scorso 13 luglio avente ad oggetto “Tutela immagine onorabilità, reputazione, amministrazione comunale e comunità cariatese – nomina legali di fiducia”, non è che un atto paradossale che dimostra tutta la debolezza e l’incapacità amministrativa di questa compagine comunale, evidenziandone anche la grande “coda di paglia” in termini di concreti risultati gestionali.
Si rammenta che le azioni legali penali vanno intraprese a livello personale!
Il sindaco e la Giunta municipale hanno nominato degli avvocati ed un ufficio legale comunale, retribuiti con i soldi dei cittadini, per difendere e tutelare gli interessi del comune di Cariati e quindi di tutti i cariatesi, oppure hanno nominato tali legali per tutelare i loro discutibili interessi personali, intimorire e portare in tribunale chi non dovesse trovarsi in linea con il pensiero dell’esecutivo che dis-amministra Cariati?
Si pensi, piuttosto, all’enorme perdita di tempo da parte degli avvocati comunali, che potrebbero essere utilizzati, invece, in maniera più efficiente per fare qualcos’altro di più produttivo e, soprattutto, si rifletta sul danno economico che verrà arrecato al nostro Ente: così come avverrà nella stragrande maggioranza dei casi, qualora il Comune dovesse perdere le tante cause che dovrà instaurare e per le quali dovrà pagare anche le spese legali alla controparte citata in causa.
Alla delibera n. 125/2022 è stato impresso anche un equivoco parere contabile, in quanto non si capisce bene se si tratti di un parere “favorevole” oppure “contrario”. Questo è indeterminato dal punto di vista della quantificazione delle cifre da stanziare in bilancio. Inoltre, nonostante l’espressa autorizzazione da parte della Giunta comunale a “costituire un apposito capitolo di Bilancio in cui allocare le somme incamerate a titolo di risarcimento danni”, nella delibera in esame, non viene indicato alcun capitolo di bilancio in Entrata nel quale collocare i potenziali importi economici da incassare, a seguito dell’improbabile esito favorevole della causa giudiziaria, dai cittadini poco ossequiosi nei riguardi del Sindaco e della sua disastrosa azione amministrativa.
Di certo ben comprendiamo le difficoltà e l’imbarazzo nel doversi inventare dei capitoli di bilancio nei quali iscrivere delle somme potenziali, illogiche e dalla dubbia attendibilità ed esigibilità. Forse, dopo l’approvazione di questa delibera, sarebbe più saggio cominciare a prevedere un incremento degli accantonamenti nel “fondo contenzioso” del bilancio comunale, considerata l’alta probabilità di soccombenza in giudizio, con conseguente pagamento delle spese da parte dell’amministrazione comunale.
Il sindaco e la Giunta municipale, se ne sono capaci, invece di cercare di intimorire i cittadini che lamentano democraticamente i tanti disservizi e l’evidente incapacità amministrativa di questa maggioranza comunale, rispondano alle legittime critiche con atti concreti e di buona amministrazione, perché in questi anni ce ne sono stati veramente pochi.
Invito i consiglieri comunali che ancora conservano un po' di coscienza politico-amministrativa, nel rispetto nelle istituzioni democratiche, a presentare immediatamente una istanza di annullamento in autotutela di questa ridicola delibera, pena la denuncia alla Corte dei Conti per potenziali danni erariali al nostro ente comunale.
L’annullamento della delibera n. 125/2022, considerato questo momento di “pazzia istituzionale” della Giunta comunale cariatese, rappresenterebbe un doveroso atto di buona amministrazione da parte dei Consiglieri Comunali a tutela degli interessi economici, giuridici del Comune e dell’immagine della nostra cittadina.
Qualora l’eventuale istanza di annullamento in autotutela non sortisca gli effetti sperati, sarebbe ancor più opportuno convocare un apposito Consiglio comunale, per discutere il merito di tale deliberato e procedere, in tale assise, all’annullamento di questo “obbrobrioso” atto amministrativo varato dalla Giunta comunale.
(fonte comunicato stampa)