15 ore fa:Mandatoriccio, residenza per anziani di località Savuco: concluso l’iter burocratico
14 ore fa:A Schiavonea un convegno sul tema dell'educazione alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e servizi
15 ore fa:Mazza (Comitato Magna Graecia): «Sì allo sviluppo, ma senza discariche di rifiuti pericolosi nel territorio»
16 ore fa:Majorana, presentato il piatto identitario per Odissea 2000
12 ore fa:La Vignetta dell'Eco
16 ore fa:Amministrative a Vaccarizzo, ecco la lista a sostegno di Antonio Pomillo Sindaco
12 ore fa:La Diocesi di Rossano Cariati si prepara alla 50^ edizione delle Settimane sociali dei cattolici
17 ore fa:Lettere ai professori, pensieri e parole degli studenti di Cassano sulla lezione di Don Lorenzo Milani
8 ore fa:La pioggia bagna le piazze di Straface e Stasi: ma la campagna elettorale è già un bollore di attacchi
14 ore fa:Al Polo Infanzia Magnolia la festa della mamma si celebra con una caccia al tesoro alla scoperta della mitologia

Trebisacce 22, De Santis: «Orgogliosamente distanti dall'ultima amministrazione»

3 minuti di lettura

TREBISACCE - E' davvero strano il clima preelettorale che si respira a Trebisacce in questi giorni che anticipano la presentazione delle liste che parteciperanno alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno.

C'è un silenzio, che silenzio non è, fatto di brusii, mormorii, incontri, sorrisi, sinceri o ostentanti, riunioni pubbliche e segrete, accordi e disaccordi, cambi di casacca, in una corsa per alcuni senza fiato, per altri al trotto, finalizzata a chiudere la propria squadra.

E' presto, forse, per parlare di programmi, visioni, progetti, vuoi per lungimiranza, vuoi per prudenza, o anche per semplice mancanza di tempo, anche perché trovare 12 candidati di spessore, è impresa ardua per chiunque in qualunque competizione, ma lo diventa maggiormente quando si hanno cinque concorrenti intenti a completare la medesima impresa.

Perciò, testa china, e al lavoro, telefonata dopo telefonata, incontro dopo incontro, stretta di mano dopo stretta di mano. Ci sarà tempo, dopo, forse, per raccontarsi e raccontare l'idea di Trebisacce che si vuole proporre ai cittadini.

Ma a spezzare questo silenzio, in termini di comunicazione, arriva una nota stampa della lista Uniti per Rinascere:

«Il candidato a sindaco di Uniti per Rinascere Antonio De Santis prende le distanze dalle precedenti amministrazioni e si candida con una lista civica che punta sui valori di lealtà e legalità. La candidatura dell’avvocato trebisaccese alla guida della lista Uniti per Rinascere per costruire un nuovo futuro per il comune cosentino - si legge nel comunicato stampa diffuso -  spezza i vincoli con l’amministrazione uscente precedente al commissariamento. A una settimana dalla chiusura delle candidature, il Comune di Trebisacce è in grande fermento per i vari nomi già venuti fuori. Tra questi spicca quello di Antonio De Santis, candidato a sindaco della lista civica Uniti per Rinascere. Nessun partito politico a supporto della nomina dell’avvocato trebisaccese di adozione, ma un solido progetto politico che si pone con orgoglio a distanza dall’ultima amministrazione e che invece condivide le linee politiche che sono alla guida della regione».

Dunque, nessun partito politico a supporto, come dice la nota, ma una strizzatina d'occhio alla guida della Regione Calabria, e quindi ad Occhiuto & Co.

«La data del 12 di giugno è un momento cruciale per il paese di Trebisacce, è un momento importante perché bisognerà riprendere la fiducia dei cittadini e ricostituire i servizi essenziali. Ogni singolo cittadino si porta con sé una grande responsabilità, quella di scegliere un candidato sindaco serio e competente. E soprattutto la squadra, che poi dovrà amministrare per i prossimi cinque anni. Siamo una lista civica aperta, che vuole e desidera includere professionisti e persone qualificate e che abbiano una forte motivazione ad agire per il bene di questo paese. Tuttavia non siamo aperti alla possibilità di includere chi ha già avuto esperienze amministrative nel recente passato».

Interessante il passaggio del comunicato in cui si afferma che:

«L’obiettivo primario della neonata lista è quello di riunire personalità che abbiano a cuore il futuro di Trebisacce e che, al tempo stesso, abbiano le competenze per portare a termine un mandato sul quale pesa la situazione attuale. Nelle parole dell’avvocato De Santis, Trebisacce è un comune che può tornare a brillare di luce propria recuperando una certa centralità all’interno del territorio cosentino. Per tale ragione, in vista della stagione estiva bisognerà ragionare velocemente su un piano di rilancio per il turismo locale, sfruttando anche la vicinanza con l’adiacente Basilicata, che darà poi spazio a progetti sul medio e lungo termine che possano assicurare al paese un prospero futuro».

Viene da chiedersi, alla luce di queste parole, se l'obiettivo delle lista "neonata" (anche se il works in progress affonda le sua radici nel tempo) sia stato già raggiunto, cioè se queste personalità siano già state tutte riunite, o meno.
In tal senso il candidato, in sede di conferenza stampa parlò, con saggia e astuta oculatezza, di riservatezza tattica.

La domanda, ovviamente non riferita alla specifica lista, che serpeggia in tutta la comunità cittadina è la seguente: quali tra i tanti candidati a sindaco saranno così bravi  da riuscire a chiudere una lista tenendo conto di quanti candidati consiglieri servono per completare sei liste?

Tra poco più di una settimana avremo tutte le risposte e qualche nuova domanda. Nel frattempo i broker raccolgono scommesse. In molti puntano su grandi colpi di scena.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.