La governance del Consorzio Igp delle clementine di Calabria incontra la politica: «Aria di innovazione»
Abate: «Una realtà importante considerato che nella nostra Regione troviamo questo prodotto di qualità che può essere fondamentale per lo sviluppo del mercato degli agrumi e per l'innalzamento dei livelli occupazionali»
CORIGLOANO-ROSSANO - «Per la seconda volta ho incontrato una rappresentanza dei membri del Consorzio Igp delle clementine di Calabria. Si tratta una realtà importante considerato che nella nostra Regione troviamo questo prodotto di qualità (diffuso soprattutto nella Piana di Sibari e in quella di Gioia Tauro) che può essere fondamentale per lo sviluppo del mercato degli agrumi e per l'innalzamento dei livelli occupazionali».
Lo scrive in una nota stampa la senatrice Rosa Silvana Abate - Senato Gruppo Alternativa – Cal.
«È stato un incontro abbastanza proficuo perché dal confronto è emersa una confortante aria di innovazione in un consorzio che in passato ha lavorato poco e non è stato sfruttato a dovere. Le qualità organolettiche degli agrumi prodotti, infatti, sono eccellenti e di qualità però, purtroppo, molte volte ci si lamenta della poca valorizzazione del prodotto. Una situazione che poi ha ripercussioni sul mercato. Al consiglio di amministrazione ho ricordato il mio lavoro svolto al fianco di altri Consorzi Igp come quello dell'arancia rossa di Sicilia, in occasione del mio affare assegnato sulle crisi agrumicola in commissione agricoltura senato, o quello del finocchio di Isola di Capo Rizzuto che proprio pochi giorni fa ha ottenuto la certificazione».
«Nel corso del confronto, con i membri e con il presidente Giorgio Salimbeni, abbiamo affrontato le varie criticità sia del consorzio che del settore. Si è discusso, ad esempio, della carenza di manodopera, del costo di produzione e del mio disegno in merito di legge presentato al Senato, di programmazione, della necessità di avere un catasto agrumicolo, della promozione di politiche che favoriscono l'aggregazione, di variazioni climatiche e ricambio varietale. Gli iscritti, a loro volta, mi hanno illustrato quelle che sono le proprie idee e le nuove strade intraprese che potrebbero dare una svolta fondamentale all'Igp delle Clementine di Calabria».
«La speranza è che grazie a queste novità, che saranno presentate in seguito, l'Igp si radichi sul territorio e le piccole e medie aziende rispondano positivamente. Sin dall'inizio ho manifestato loro tutta la mia collaborazione, per quanto di mia competenza istituzionale, e nell'ultimo incontro l'ho ribadito alla governance. Ci rivedremo sicuramente nei prossimi mesi perché questo processo è importante per la valorizzazione e la tutela di un prodotto fondamentale per la Sibaritide e la Calabria tutta».