Trebisacce 2022, nella corsa a sindaco ci sarà anche Pino Sposato: «Lista civica e apartitica»
Imprenditore, classe 1952, da oggi si iscrive alla lunga lista di candidati a Sindaco della città di Trebisacce. Sarà a capo di una «lista civica e apartitica»
TREBISACCE - Trebisacce, amministrative 2022. Pino Sposato ufficializza la propria candidatura a sindaco: «É con gioia ed emozione che ufficializzo la mia candidatura a Sindaco nel nostro paese».
Con queste parole si apre la nota diffusa da Pino Sposato, imprenditore classe 1952, che da oggi si iscrive alla lunga lista di candidati a Sindaco della città di Trebisacce.
Il comunicato, condiviso con i giornalisti presenti alla conferenza stampa organizzata, di cui vi riportiamo integralmente il testo, continua così:
«Tutti voi sapete che in passato ho già provato a mettere in pratica questo mio intento. Oggi sono nuovamente con voi e, parafrasando un articolo giornalistico di qualche giorno fa, vi dico che non sono lo stesso uomo di allora (Leggi QUI). Mi sento in qualche modo migliore. La vita mi ha donato nuove felicità, nuove sfide, nuovi entusiasmi, nuovi obbiettivi. I miei quattro nipoti e i loro sogni che sono gli stessi sogni di ogni bambino e di ogni coscienza, mi hanno rimotivato. Oggi ancor più forte e acceso in me il desiderio di spendermi per Trebisacce e i suoi cittadini. Maggiore è la passione e più forte l’esperienza. Ancor più pronto sono ora per guidare la nostra Trebisacce verso un futuro che sia un porto sicuro dove trattenere le intelligenze e dove coltivare i sogni dei nostri giovani. Crescita e felicità diventino legittime aspettative. Mi circonderò di giovani e della loro energia, cercando di mettere a disposizione la mia esperienza affinché si possa rimettere in moto il paese. C’è tanta strada da fare ma abbiamo la forza, le competenze e la ferma volontà per arrivare! I nostri programmi saranno chiari, i nostri progetti concreti e immediatamente attuabili (tra qualche giorno vi illustrerò tutto). Per noi oggi si tira una linea. Non perderemo energie e lucidità nel tentativo di giudicare o giustificare il passato. Ci interesseremo solo di presente e futuro!!! Guardare in avanti sarà normalità!!! Purtroppo spesso dimentichiamo cosa è la normalità.
Per noi normalità è una comunità con valori chiari.
Per noi la normalità è un paese in cui si rispettino le differenze.
Per noi la normalità è una Trebisacce che ha fiducia nel futuro.
Per noi la normalità è la gente che torna ad ammirare la bellezza dei nostri luoghi, i cittadini che sorridono.
Per me la normalità è Unire!».
Sposato (come da lui stesso ricordato), non è nuovo all’esperienza dell’agone delle elezioni amministrative. Già nel 2012 fu candidato della Lista civica Trebisacce futuro che ottenne il 47,44% dei voti (2698) contro il 52,55 dei voti (2988) della lista Vivere Trebisacce, capitanata da Franco Mundo, che vinse.
Per un raffronto in termini numerici nelle elezioni del 2017 la lista civica Trebisacce Libera, guidata da Mariano Bianchi ottenne il 38,27% dei voti (2093), a fronte della vittoria della lista Vivere Trebisacce che ottenne 61,72% dei voti (3376).
Con ironia Sposato si è presentato alla stampa come «L’uomo dei dubbi», evidenziando, sornione, di non avere presuntuose o stoiche certezze «tranne di aver fatto dell’etica, del lavoro e dell’onestà il mio modello di vita».
Alla domanda se la lista da lui capitanata, di cui non si conosce ancora né il nome né il simbolo, possa essere la sintesi di alcuni dei tanti schieramenti civico-politici che costellano le cronache trebisaccesi, numerosi come le stelle del firmamento, Sposato ha evidenziato come ci sia stato un tentativo di convergenza con qualcuno, senza specificare chi, ma che lo stesso non è andato a buon fine per una mancata condivisione del progetto.
La lista, per come presentata stasera, avrà natura civica e apartitica, e a diretta domanda il candidato Sindaco ha confermato che non ci sono segretari o portavoce di partito nella formazione prevista.
Sposato ha evidenziato inoltre come la sua candidatura sia nata dalla volontà di un gruppo di amici che hanno individuato nella sua figura la più idonea a gestire il complesso momento che il paese di Trebisacce sta vivendo, non confermando dunque le voci che lo vorrebbero come un candidato espressione di vertici regionali.
La lista sarà formata, da quanto emerso, da persone dotate o di capacità amministrative o di voglia di lavorare e imparare.
In merito al programma, Sposato ha sottolineato come esso sia attualmente in scrittura ad opera di alcuni giovani, proprio perché «Sono i giovani che ci devono dire cosa vogliono che cambi, e noi con la nostra esperienza dobbiamo trovare il modo per cambiare le cose e realizzare i loro progetti», ribadendo tuttavia che molti dei punti messi in cantiere nel corso della sua prima candidatura sono ancora attuali e da attuare, con un particolare riferimento, in un elenco esemplificativo e non esaustivo, ai Giardini di Trebisacce, alla cura del Biondo, e all’aspetto turistico, alle problematiche della zona di 108.
«Dobbiamo guardare al futuro, non al passato» è la risposta che invece è stata data in funzione della domanda legata alla diatriba tra continuità e discontinuità, che come una freccia scocca di bocca in bocca tra i cittadini e le forze politiche che si confrontano in queste ore. «Dobbiamo essere consapevoli dei nostri diritti e dei nostri doveri. Questa è la cultura che serve. Non la somma di conoscenze acquisite, che è solo erudizione, ma cultura come sinonimo e fonte di libertà. Noi siamo una lista civica. Accoglieremo chiunque voglia venire come uomo libero. Non tutto ciò che è del passato è automaticamente da buttare via. La competenza ha un valore. Soprattutto dobbiamo ricordarci che questa sono elezioni amministrative e non politiche».
La candidatura di Pino Sposato sicuramente avrà forte ripercussioni nel panorama elettorale Trebisaccese. La domanda che viene da porsi è se creerà un effetto sintesi, assorbendo alcune realtà attualmente al lavoro per chiudere le liste, o se scoraggerà alcuni dei possibili, presunti, supposti competitor inducendone la semplice ritirata, vuoi definitiva o vuoi strategica.
Insomma, continuano i colpi di scena in quella che assomiglia giorno dopo giorno sempre più ad una serie tv, con tanti protagonisti, trame che si fanno intricate, rovesci di fronte, personaggi che appaiono e scompaiono, comprimari che diventano protagonisti e beniamini del pubblico che abbandonano le scene.
Ci sarebbero da sviluppare sette stagioni più un film, ma il palinsesto televisivo, pardon, elettorale, è già definito e la data del 14 maggio, termine ultime per la presentazione delle liste, è quanto mai più prossima.
Quali saranno i nuovi candidati e i nuovi movimenti che usciranno dalle uova di Pasqua in questo weekend?
Le sorprese, probabilmente, non sono ancora finite.