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Trebisacce, amministrative '22: tanti (presunti) candidati a sindaco ma poca chiarezza. Vi facciamo tutti i nomi

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TREBISACCE - Fibrilla e palpita la città di Trebisacce in vista delle elezioni amministrative che avranno luogo il prossimo 12 giugno, soprattutto perché, allo stato attuale delle cose, una grande confusione regna sovrana o, se così non fosse, tale sensazione di straniamento è quanto vive e percepisce il popolo dei votanti.

Ciò che sta caratterizzando la formazione delle liste che si sfideranno dai palchi tra circa due mesi è l’incalcolabile, per usare un’iperbole, numero di candidati al ruolo di sindaco che le cronache cittadine registrano ormai quotidianamente. A questo fenomeno di proliferazione numerico se ne abbina uno di carattere evolutivo: ciò che è vero oggi potrebbe, e spesso è, non essere vero domani.

Ma andiamo con ordine, partendo dalle certezze. L’unico movimento politico che si è presentato pubblicamente ai cittadini, aprendo anche una sede e organizzando degli incontri è il movimento politico culturale Trebisacce2030, che fa riferimento ad Andrea Petta, funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Petta è stato vicesindaco nel primo mandato della consiliatura guidata dal sindaco Franco Mundo, è stato eletto nella lista di Mundo al secondo mandato, ma nel corso dello stesso ha abbandonato la maggioranza per creare un nuovo gruppo in seno al consiglio comunale, che ha generalmente votato con l'opposizione o contro la maggioranza.

Sui social del movimento Trebisacce2030 si legge, in merito alla visione del movimento: «Si tratta di marcare una netta linea di discontinuità con il passato, di determinare una rottura del vecchio sistema delle logiche familistiche e clientelari, del c.d. consenso “sussidiato”, superando atteggiamenti culturali e stilemi comportamentali permeati da pressapochismo, improvvisazione, interpretazione del ruolo politico-istituzionale non come servizio e responsabilità, ma come mera gestione del potere ed esercizio del comando, confusione tra attività di indirizzo politico e concreta gestione amministrativo-tecnico-finanziaria, commistione tra azione pubblica e interessi privatistici». Insomma, il già vicesindaco e poi consigliere di maggioranza e opposizione propone un movimento di discontinuità con il passato.

Altra certezza è la volontà di candidarsi a sindaco di Dino Vitola, anch’egli eletto nella prima consiliatura con il sindaco Franco Mundo, durante la quale ha ricoperto per un certo periodo il ruolo di assessore al turismo e spettacolo. Proprio come Petta nella seconda consiliatura Mundo, anche Vitola nella prima ad un certo punto ha concluso il proprio percorso nella maggioranza. Vitola è un nome importante del mondo dello spettacolo italiano: talent scout, manager, editore e produttore artistico, annovera tra i suoi successi la scoperta di alcuni dei più grandi artisti italiani, tra cui Vasco Rossi e Laura Pausini, in un elenco esemplificativo e non esaustivo. A differenza di Petta, Vitola non ha ancora varato il proprio movimento e quindi non è dato sapere a che punto sarebbe la composizione della sua lista. Conosciamo tuttavia il nome del raggruppamento civico che sarà “Svoltiamo Trebisacce”. La nota stampa di Dino Vitola, che “Vuole certificare la sua trebisaccesità” (Anche se non è chiaro cosa voglia significare “Certificare la propria trebisaccesità” in una realtà così poliedrica e multiculturale qual è la città di Trebisacce) prosegue così:

Il noto manager rilancia e mette fine alle voci incontrollate su un suo possibile ripensamento sulla sua scelta politica di scendere in campo alle Amministrative del 12 Giugno chiosando «A quanto pare qualcuno è talmente preoccupato della mia candidatura a sindaco di Trebisacce da diffondere la notizia di un mio presunto ritiro. Tranquilli che se indietreggio di qualche passo, è solo per prendere meglio la rincorsa, e se decido di fermarmi un attimo è solo per riflettere, ripartire meglio e andare avanti come un treno. Del resto il vento non si ferma con le mani. Avanti tutta». Così Vitola chiarisce ogni cosa”.

Terza certezza ad oggi è il comitato spontaneo RinnovaMenti, che si è presentato alla cittadinanza tramite una lettera aperta, pubblicata sui social, siglata dal portavoce Matteo Falbo, giovane commerciante. La missiva rivolta ai cittadini di Trebisacce annuncia che presto saranno pubblicate da parte di queste realtà date e luoghi di interazione.

Quarto elemento concreto è il Movimento Cinque Stelle, che attraverso la sua referente locale, Maristella Lamanna, ha annunciato che «Gli attivisti M5S si presenteranno in una coalizione innovativa che verrà presto annunciata».

A parte questi quattro elementi il resto del quadro è dipinto con i colori del vento e del chiacchiericcio. Ci sarebbero tra i candidati a sindaco un avvocato, anzi due, anzi tre, di cui una donna, un professore, anzi due, e una professoressa, anzi due, un dottore, anzi due, un esperto e una esperta funzionari pubblici, un impiegato regionale, una commercialista. Anche in questo caso l’elenco non è esaustivo

Tutti questi candidati, la cui proliferazione non accenna a diminuire, fanno capo a forze di destra o di sinistra? Questo aspetto non è sempre chiarissimo. Nelle segrete stanze, o ai pubblici tavoli, si concretizzano incontri lineari ma anche trasversali, e siderali distanze politiche vengono percorse con la stessa facilità con cui si passa ad un amico una bustina di zucchero per il caffè condiviso. Che poi questi incontri generino delle alleanze nella formazione delle liste è tutto da vedere.

Nel mentre che i bar si riforniscono di caffè in vista della proficua ed imminente stagione elettorale, durante la quale la richiesta del voto spesso viene consumata al bancone, il tempo stringe la borsa e l’ora si fa tarda: è giunto il momento della sintesi, che le forze si consolidino, verso la formazione di liste che sostengano candidati la cui storia, prospettive, idee e alleanze possano essere giudicate e, nel caso il giudizio sia positivo, votate. Difficile immaginare più di tre liste in competizione, considerando anche che con tre liste il numero degli sconfitti raddoppia, e che a nessuno piace né perdere, né competere per perdere. O almeno dovrebbe essere così.

Al di là delle speculazioni, delle analisi e delle anticipazioni, l’unica cosa che appare chiara è una situazione di grande confusione, dove l’umore popolare fluttua tra un desiderio di continuità e uno di rinnovamento.

I cittadini di Trebisacce, insomma, sono alla ricerca di un sole (e non di una “sola”) verso cui guardare, che, se ci rifacciamo agli insegnamenti di Eraclito, rappresenta perfettamente la fluttuante quadratura del cerchio: un qualcosa che è nuovo ogni giorno, ma che comunque è e resta sempre uguale a sé stesso.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.